Prima un po' di storia.
Cinque anni fa, 2003. Neanche tanto lontano: sembra ancora lì, appena dietro l'angolo. La Bayerische Motoren Werke, (universalmente nota con l'acronimo di BMW) presenta il suo nuovo cavallo di battaglia in edizione limitata, derivato dalla leggendaria M3: la CSL. Tre lettere, trecentosessanta cavalli e centodieci chili in meno. Sounds good. Talmente good che è subito sold-out. Basta, è esaurita, le abbiamo finite, non chiedetecele più... dicono gli uomini con l'elica sul petto. Molti rimangono a becco asciutto, e iniziano a pregare che un'altra Coupé Sport Lightweight varchi prima o poi i cancelli di Monaco.
L'anno scorso, 2007: nuova M3, nome in codice E92. Delusione. Una berlina mutilata: la chiamo così nel mio articolo dedicato alla Concept che prefigura il modello di serie. Tecnicamente ineccepibile (DNA teutonico non mente), ma stilisticamente fallimentare. La brutalità, trademark delle M3... sparita. Tuttavia un lumicino rimane acceso, c'è la speranza che prima o poi la mai dimenticata CSL tornerà. Muletti al 'ring, cammuffature posticce, voci misteriose: gli avvistamenti si moltiplicano, la speranza diventa quasi certezza. Arriverà, sì... è sicuro.
E invece l'unica cosa che veramente arriva è un fulmine a ciel sereno: der CSL ist abgesagt, la CSL è annullata, non si fa più. Assurda la giustificazione degli uomini BMW: "We believe that there will be insufficient demand for the model". Vorrano scherzare!
Negli ultimi anni si sono visti pochi fenomeni di sciacallaggio come quelli fatti registrare dopo la presentazione della CSL: i potenziali acquirenti si facevano letteralmente a brandelli fra di loro pur di accaparrarsi un esemplare della anti-GT3 di Monaco di Baviera. E ora i boss dell'elica vogliono farci credere che non riuscirebbero a vendere una sportiva purosangue, per di più in edizione limitata? Poveretti i brillanti strateghi bavaresi, così demoralizzati dalla prospettiva di vedersi costretti a regalare le CSL in promozione tramite la vendita porta a porta...
Zitti perché non è tutto, dato che il comunicato BMW prosegue: we will instead focus the efforts of the M Division on the M versions of the X5 and X6. Panico.
Chiariamo una cosa: la piccola M che contraddistingue alcuni particolari modelli BMW non sta per Miss Sixty Edition né per Mangiapreti: significa Motorsport. Una parola che racchiude in sé i concetti di sportività estrema, aggressività e libidine motoristica (altrimenti nota come "puro piacere di guida"). X5 Motorsport e X6 Motorsport. Suonano bene?
Rinfrescatina di memoria: questo è l'X5 e questa è la (argh) X6.
Motorsport? Sì, come i cavoli a merenda, o carciofi e nutella, alfa e omega. Non è tanto diverso dal bestemmiare in chiesa.
Eppure... ragioniamo: proviamo a pensare a quanti Cayenne Turbo, Turbo S, GTS e Mercedes ML63 vediamo per strada. A quante persone sono disposte a sperperare centinaia di migliaia di euro in grossi camion dell'immondizia da cinquecento cavalli che pretendono di essere sportivi.
No, in BMW hanno ragione, il loro punto di vista non fa una grinza: un SUV (o SAC che sia) da tre tonnellate è una fonte di guadagno ben maggiore di una sportiva purosangue: l'ha capito anche la Porsche. A proposito, a quando il Cayenne GT2?
Deludere dieci veri appassionati per avvicinare cento nuovi clienti. Sembra la legge della giungla, ma è la legge del mercato.
Bello schifo.
Cinque anni fa, 2003. Neanche tanto lontano: sembra ancora lì, appena dietro l'angolo. La Bayerische Motoren Werke, (universalmente nota con l'acronimo di BMW) presenta il suo nuovo cavallo di battaglia in edizione limitata, derivato dalla leggendaria M3: la CSL. Tre lettere, trecentosessanta cavalli e centodieci chili in meno. Sounds good. Talmente good che è subito sold-out. Basta, è esaurita, le abbiamo finite, non chiedetecele più... dicono gli uomini con l'elica sul petto. Molti rimangono a becco asciutto, e iniziano a pregare che un'altra Coupé Sport Lightweight varchi prima o poi i cancelli di Monaco.
L'anno scorso, 2007: nuova M3, nome in codice E92. Delusione. Una berlina mutilata: la chiamo così nel mio articolo dedicato alla Concept che prefigura il modello di serie. Tecnicamente ineccepibile (DNA teutonico non mente), ma stilisticamente fallimentare. La brutalità, trademark delle M3... sparita. Tuttavia un lumicino rimane acceso, c'è la speranza che prima o poi la mai dimenticata CSL tornerà. Muletti al 'ring, cammuffature posticce, voci misteriose: gli avvistamenti si moltiplicano, la speranza diventa quasi certezza. Arriverà, sì... è sicuro.
E invece l'unica cosa che veramente arriva è un fulmine a ciel sereno: der CSL ist abgesagt, la CSL è annullata, non si fa più. Assurda la giustificazione degli uomini BMW: "We believe that there will be insufficient demand for the model". Vorrano scherzare!
Negli ultimi anni si sono visti pochi fenomeni di sciacallaggio come quelli fatti registrare dopo la presentazione della CSL: i potenziali acquirenti si facevano letteralmente a brandelli fra di loro pur di accaparrarsi un esemplare della anti-GT3 di Monaco di Baviera. E ora i boss dell'elica vogliono farci credere che non riuscirebbero a vendere una sportiva purosangue, per di più in edizione limitata? Poveretti i brillanti strateghi bavaresi, così demoralizzati dalla prospettiva di vedersi costretti a regalare le CSL in promozione tramite la vendita porta a porta...
Zitti perché non è tutto, dato che il comunicato BMW prosegue: we will instead focus the efforts of the M Division on the M versions of the X5 and X6. Panico.
Chiariamo una cosa: la piccola M che contraddistingue alcuni particolari modelli BMW non sta per Miss Sixty Edition né per Mangiapreti: significa Motorsport. Una parola che racchiude in sé i concetti di sportività estrema, aggressività e libidine motoristica (altrimenti nota come "puro piacere di guida"). X5 Motorsport e X6 Motorsport. Suonano bene?
Rinfrescatina di memoria: questo è l'X5 e questa è la (argh) X6.
Motorsport? Sì, come i cavoli a merenda, o carciofi e nutella, alfa e omega. Non è tanto diverso dal bestemmiare in chiesa.
Eppure... ragioniamo: proviamo a pensare a quanti Cayenne Turbo, Turbo S, GTS e Mercedes ML63 vediamo per strada. A quante persone sono disposte a sperperare centinaia di migliaia di euro in grossi camion dell'immondizia da cinquecento cavalli che pretendono di essere sportivi.
No, in BMW hanno ragione, il loro punto di vista non fa una grinza: un SUV (o SAC che sia) da tre tonnellate è una fonte di guadagno ben maggiore di una sportiva purosangue: l'ha capito anche la Porsche. A proposito, a quando il Cayenne GT2?
Deludere dieci veri appassionati per avvicinare cento nuovi clienti. Sembra la legge della giungla, ma è la legge del mercato.
Bello schifo.
via: Gearbox e Worldcarfans