
Si chiama 458 Italia: un nome di un certo peso per la nuova berlinetta del Cavallino, senza dubbio destinata a diventare il punto di riferimento della categoria. Sotto il cofano batte un otto cilindri a iniezione diretta da 4,5 litri di cilindrata, capace di ben 570 cavalli a 9000 giri al minuto, accoppiato ad un cambio con doppia frizione a sette rapporti, presumibilmente derivato da quello montato sulla California. La cartella stampa è densa di altre cifre e percentuali che non starò certo qui a snocciolare: c'è giusto da segnalare il peso che si mantiene nell'ordine dei 1380 Kg.

C'è da dire che queste sorta di render-foto che puzzano di finto non sono d'aiuto per formulare un primo giudizio come si deve. Il profilo della vettura è sinuoso e bello slanciato, complessivamente molto, molto ben riuscito con vistosi echi di Enzo verso la coda; richiami classici che si ripetono anche al posteriore, rivoluzionato rispetto a quello della F430, con i tre aggressivi scarichi centrali in puro stile F40. Meno riuscito appare l'anteriore, o almeno così pare dalle tre scarse immagini che ci sono state concesse (si spera che a Maranello cambino fotografo, o almeno si decidano a scattare all'aperto). A non convincermi è principalmente la grossa bocca con il cavallino appiccicato lì non si sa come, ma servirebbero altre inquadrature per confermare l'impressione o meno.
