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mercoledì 21 settembre 2011

350 CV per 1080 Kg: la nuova EXIGE è qui


Dopo una interminabile attesa è finalmente arrivata la tanto vociferata Exige V6: in questo (lungo) articolo, ho ripercorso la storia del modello raccogliendo tutte le voci trapelate durante gli anni e ho intavolato un confronto tra la vecchia e la nuova generazione. E poi vi spiego anche perché secondo me la Exige S è la novità più eccitante del recente Salone di Francoforte...

Le prime indiscrezioni riguardanti una Exige con un V6 nel cofano iniziarono a circolare immediatamente dopo la presentazione della Evora, nell'estate 2008; da allora la voce è riemersa e caduta nel dimenticatoio più volte, rinvigorita ogni tanto dall'avvistamento sulle stradine del Norfolk di qualche bizzarro prototipo con posticci passaruota allargati. Quel che pare certo è che una Exige modificata venne usata per i collaudi su strada del gruppo propulsivo della Evora S: è affascinante pensare che la decisione di sviluppare una Exige V6 possa essere nata dalle impressioni positive dei tester al volante di quel muletto, una sorta di Frankenstein automobilistico mezzo Exige e mezzo Evora. Le voci a fine 2010 si fanno più insistenti e qualche mezza conferma trapela dagli addetti ai lavori: la presentazione è data quasi per certa per il Salone di Ginevra 2011, a febbraio, ma alla kermesse svizzera della nuova variante estrema della Type 111 non c'è traccia. A giugno un appassionato inglese ha la fortuna di scambiare quattro chiacchiere con un ingegnere Lotus che rivela l'esistenza di un prototipo con motore V6 sovralimentato, noto all'interno della fabbrica con il nomignolo di "widowmaker" ("il fabbrica vedove"); secondo un aneddoto raccontato, tale prototipo era stato precedentemente mandato alla sede della Bosch in Germania per lo sviluppo di un traction control adeguato, ma poi rispedito indietro perché troppo selvaggio...

domenica 18 settembre 2011

Il meglio (ed il peggio) da Francoforte


Inauguro la rinascita del blog con una veloce carrellata di alcune novità presentate all'IAA di Francoforte. Il tutto accompagnato da qualche commento crudele e impietoso da parte del sottoscritto...

Porsche 911 (991)
Tra le sportive, è sicuramente la maggiore highlight del salone. A sette anni dalla 997 ecco la nuova versione della 911: l'auto che, per parafrasare il motto di un celebre settimanale di enigmistica, vanta innumerevoli tentativi di imitazione. C'è poco da fare: la 911 è ancora il metro di paragone per qualunque sportiva e questa nuova incarnazione sposta l'astina del livello ancora un filo più in alto. Dal punto di vista estetico ci sono poche sorprese, come è giusto che sia: la 911 è sempre la 911 e deve restare immediatamente riconoscibile. Se complessivamente è di certo ben riuscita, qualche dettaglio stilistico, specialmente al posteriore, mi lascia un po' dubbioso. Sottopelle, inutile dirlo, regna come sempre l'eccellenza teutonica.
Io però aspetto la GT3...

(+) Si venderà come il pane...
(-) ... e la compreranno cani e porci...


Ferrari 458 Spider
L'altra grossa novità di Francoforte è l'attesa versione scoperta dalla 458. Per quanto qualcuno cerchi di negarlo con scuse raffazzonate, l'ultima berlinetta modenese, in versione coupé, è attualmente il punto di riferimento per le supercar nella fascia di prezzo attorno ai 200mila euro. La Spider ha perso il tetto fisso e ne ha guadagnato uno mobile. Generalmente non sono un grande fan dei tetti rigidi sulle auto scoperte: sono pesanti, ingombranti e rovinano la linea delle auto dato che per ripiegarsi hanno bisogno di un sederone enorme. Da questo punto di vista è da apprezzare il fatto che la soluzione by Ferrari non deturpa di molto la linea della 458 coupé, anche se fra le vittime bisogna purtroppo contare l'amata "vetrina" sul V8. Peccato!

(+) Ha un pratico tetto rigido, ma si può ancora sentire il sound del V8 senza filtri viaggiando scoperti.
(-) Da purista testardo, rimpiango la vecchia tela; e poi c'è una certa "Spyder Performante" che mi frulla nel cervello, chissà perchè...


Maserati Kubang
Capisco che c'è un mercato enorme per una determinata tipologia di veicoli. Capisco che ormai il SUV è nei listini di tutti i marchi premium e se non ce l'hai sei fuori dal mondo. Capisco che ci sono orde di manager di calciatori, golfisti snob e assicuratori arricchiti che fanno già la coda per accaparrarsene uno. Ma il SUV Maserati suona un po' come una bestemmia. Tra l'altro non brilla particolarmente per originalità o bellezza: sembra un Infiniti (di questo si parlerà più sotto) a cui hanno appiccicato una calandra che ricorda un po' la Granturismo. Il mondo va a rotoli...

(+) Meglio il SUV Maserati che il SUV Ferrari. Porterà soldi freschi in cassa.
(-) Brutto e inutile. Ma le berline o le station wagon vi fanno tanto schifo?


Jaguar C-X16 Concept
L'auto più bella del salone? Credo proprio di sì. Ha una linea moderna, ma inconfondibilmente Jaguar: sembra davvero un piccolo felino muscoloso pronto a scattare. Fantastico il richiamo alla E-Type nel portellone incernierato lateralmente, belli gli interni, seppur fortemente ispirati da Audi. Qualcuno ha criticato il frontale un po' orientaleggiante, altri hanno sottolineato più o meno vaghe somiglianze con la Nissan 370Z (che onestamente non vedo), ma a me questa piccola Jaguar piace parecchio e faccio fatica a trovarne un difetto, per ora. Aspettiamo la versione di produzione e speriamo vivamente che non deluda: con una linea così, però, le si possono perdonare tante cose...

(+) La Cayman al confronto sembra una brutta rana gobba.
(-) Il modello di serie potrebbe non essere coinvolgente da guidare tanto quanto lo è da guardare...


Renault Twingo restyling
Qualcuno starà già sogghignando: sì, voglio sparare un po' sulla croce rossa. La prima Twingo degli anni '90 era tanto brutta quanto innovativa e pratica, la Twingo degli anni 2000 invece era brutta e basta. Ora ecco arrivare il restyling di quest'ultima: se c'era un modo di peggiorarla, i designer Renault ci sono riusciti dimostrando un'abilità non comune. Certo, qualcuno dice che così ha una maggiore personalità e non lo metto in dubbio, ma è inguardabile. Ammetto che ho voluto calcare la mano scegliendo tra le foto ufficiali quella con la Twingo in livrea Barbie, ma anche optando per altri colori non migliora di molto...

(+) Potreste pensare di comprarla se siete una donna o un uomo a cui piacciono altri uomini.
(-) Imbarazzante. Non quanto la Micra C+C, ma ci si avvicina.


Lotus Evora GTE
Per smentire tutti quelli che reputano l'Evora standard un'auto un po' "sfigata", ecco la nuova GTE forte di ben 444 CV e 105 Kg in meno sul groppone: un tripudio di fibra di carbonio e alcantara, à la Scuderia, per la versione hardcore della GT by Lotus. Dalla concept presentata a Pebble Beach si è evoluta ed è migliorata per diventare un versione di serie, seppur limitatissima. Inizialmente pensata per il solo mercato orientale, pare che un numero esagerato di richieste abbiano convinto i boss Lotus a commercializzarla anche in Europa. Cattiva e corsaiola fino all'ultimo angolo di carrozzeria, potrebbe andare a disturbare seriamente qualche GT3, visto anche il cartellino del prezzo...


(+) Una Lotus cattiva e alleggerita. Eccezionale, c'è da dirlo?
(-) Prezzo con molti, troppi zeri. E probabilmente sono già vendute tutte...


Mercedes C63 AMG Black Series
Sono conscio del fatto che quest'auto abbia un gran numero di estimatori, ma io non ne faccio parte. Certo, ha performance e sound di tutto rispetto, ma per il resto mi lascia del tutto indifferente. E' un'auto che non comprerei mai, soprattutto non ad un prezzo (fuori scala) di 120mila euro. Siamo in territorio GT3: perchè mai si dovrebbe preferirle questo carrozzone?


(+) Prestazioni fuori dal comune. Sound gradevole (anche se i V8 modenesi sono tutt'altra cosa).
(-) Semplicemente brutta e cara. A meno che non siate dei fanboys Mercedes...



Infiniti FX "Sebastian Vettel Edition" Concept
Quale modo migliore per celebrare un campione del mondo di F1 se non quello di dedicargli un SUV da oltre due tonnellate? Qualche altra idea? Scherzi e ovvie risatine a parte, questo Infiniti ha ben 420 CV e può raggiungere, così dicono, 300 Km/h: tanto folle quanto inutile. E il buon Seb dice che apprezza molto, sarà vero? Quello che è certo è che siamo di fronte a un bel trattore imbottito di cavalli e superveloce: un po' come una Veyron, ma con questo ci si può portare dietro anche il cane.


(+) E' solo una concept, per ora. E non è poi tanto brutto.
(-) Era più appropriato dedicarlo a qualche esponente della mafia russa...


PS: qualcuno avrà notato delle notevoli assenti (Exige V6, 4C). Non me ne sono dimenticato... semplicemente sono così eccitanti che meritano un articolo tutto per loro, in futuro...

venerdì 1 ottobre 2010

Lotus Parigi 2010: un'opinione fra tante


Credo che sui tre-quattro visitatori di questo blog almeno un paio si saranno ben stufati di vedere solo il nome Lotus scritto dovunque nei post recenti, ma le novità svelate ieri sono talmente ghiotte che non possono non passare sotto la tragica ghigliottina del mio solito giudizio opinabilissimo e personalissimo. Chi ha voglia di leggere fino in fondo l'articoletto (nella speranza di non addormentarsi prima) può scrivere anche il suo pensiero: l'argomento è troppo scottante per non lasciare che ognuno dica la sua...


ELISE 2015


Premessa: chi scrive ama l'attuale Elise, e senza dubbio quelli di voi che hanno girovagato un pochetto per questo scarno blog l'avranno già capito da un pezzo. E' forse l'unica auto che, potendo, comprerei all'istante senza pensarci un femtosecondo; semplicemente la adoro alla follia, per me è la Sportiva con la "S" maiuscola, me ne frega poco se è spartana, scomoda o rumorosa, se puzza della resina utilizzata per incollare il telaio o se l'accoppiamento dei pannelli era più preciso su una Volvo degli anni '80. E mi piace anche ignorare quel folto manipolo di puristi che le rinfacciano i quasi due quintali in eccesso rispetto all'originale nata nel '96. Perchè l'anima, andando a cercarla oltre i chiletti messi su in questi quindici anni e l'algido motore Toyota, in realtà è sempre rimasta la stessa.
E' forse per questo mio particolare coinvolgimento emotivo che non riesco a spiegarmi la scelta di presentare una concept della futura Elise già adesso, con quattro anni di anticipo e a poco più di sei mesi dall'ultimo restyling. I nuovi uomini Lotus vogliono forse uccidere le vendite della loro best-seller, l'auto che li ha salvati dal baratro del fallimento? O forse, a voler essere maligni, sperano di incrementarle portando a Parigi un brutto prototipo che della Elise ha zero, a parte il nome? Donato Coco forse si fumava una canna mentre ha disegnato la Elise 2015, o forse era ubriaco, o forse non nel pieno delle sue facoltà mentali. Vada per il nuovo family feeling e per il taglio netto con lo stile passato firmato da Carr e Crijns, ma la verità è che questa concept è brutta e sembra tozza. Anteriore goffo, con una bocca enorme sormontata da un paio di minuscoli fari incastonati in un cofanone piattissimo (dove sono finiti i classici sfoghi?). Al posteriore non va meglio, per colpa di una certa confusione di linee un po' contorte che finiscono nel nulla, anche se c'è un lieve richiamo alla S2. Vai poi a capire il senso del bicolore, stupida moda che Coco si è trascinato dietro dalla Ferrari.


Ma se stilisticamente si dissocia completamente dall'odierna Elise, sotto la pelle il divario non è meno marcato: i due dati fondamentali sono 320 cv e i 1095 Kg di peso. Un confronto veloce, puramente numerico, con il passato e il presente: la Elise S1 MY1996 aveva 118 cv e pesava 720 Kg, la Elise S2 2011 gode di 136 cv e 860 Kg. Questo significa che la Elise 2015 compierà numerosi passi nella direzione di TT, SLK, Z4, Boxster e compagnia, andando di fatto a snaturare i principi base che hanno portato alla nascita e all'evoluzione della Type 111.
Elise 2015? No, grazie. VOTO 4


ESPRIT

Fin dalla morte della Esprit V8 nel 2004 numerose dicerie (e rendering più o meno guardabili) hanno provato a delineare una sua futura erede; dopo una lunga attesa la Esprit del 2013 è qui, sotto forma di concept, pronta ad aggiudicarsi un posto d'onore tra 458, MP4-12/C e Gallardo. Anche qui di richiami al passato Lotus, prossimo e remoto, se ne vedono ben pochi. Ma il nuovo stile, che sulla Elise non funziona proprio per niente, riesce a esprimersi appieno sulla Esprit. Bassa, larga, slanciata, tecnologica e aggressiva, con un tocco di Lambo e di 458 Italia. Dalle prime foto viste la trovo stilisticamente una spanna sopra la MP4-12, anche se mi sembra un filino meno personale rispetto alla 458. A essere del tutto sincero, vorrei vedere sparito quel tetto in vetro (che probabilmente resterà una prerogativa della concept) e i cerchi posteriori sembrano perdersi un po' nei passaruota muscolosi. Sotto la carrozzeria si cela un V8 5.0 capace di 540 o 620 cv a seconda della versione, che permetterà alla Esprit di serie di oltrepassare i 330 Km/h e di scendere sotto i 3,4 secondi nello scatto da zero a cento. Il peso invece si conterrà nei 1450 Kg, decisamente in linea con l'attuale concorrenza. Forse è ancora presto per dirlo, ma sembra proprio che la nuova Esprit sarà in grado di rendere giustizia al nome pesante che si porta appresso. A me piace, e non poco. VOTO 8



ELAN

E' la sorellina in miniatura della Esprit, pensate ad un rapporto tipo 911-Cayman. Forte di oltre 440 cavalli erogati da un V6 4.0, è una bella coupé a motore centrale che, come la Evora, avrà la possibilità di essere una 2+2. Stilisticamente la parentela con la sorellona Esprit è molto evidente, forse troppo per quanto riguarda l'anteriore, tant'è che uno sguardo poco attento potrebbe facilmente confonderle. Il posteriore è ben riuscito, anche se poco apprezzabile dalle foto ufficiali diramate dalla Lotus. Come prezzo dovrebbe porsi in zona 911 Carrera, ovvero intorno ai 100mila euro, per una commercializzazione prevista (sigh!) nel 2013 inoltrato. Anche il dato del peso si fa interessante: si parla di 1295 Kg, ovvero 50 in meno della Evora standard attualmente in vendita. Sorge solo qualche dubbio sul nome: Elan è un altro nome nobile recuperato dalla soffitta, ma l'originale era una cabrio leggera a motore anteriore... abile manovra di marketing? In definitiva, la meglio riuscita del gruppo al pari della Esprit. VOTO 8



ELITE


Della Elite ho già parlato in questo post. Il mio pensiero a riguardo non è mutato anche se, messo da parte lo stupore per la rivoluzione stilistica e per la tipologia di auto "poco da Lotus", devo dire che ho iniziato ad apprezzarla maggiormente. E' grossa e pesantuccia, anche se i 1600 Kg non sembrano poi fuori luogo considerati il 5.0 V8 compresso, la configurazione 2+2, il tetto rigido, il sistema KERS e gli interni iperlussuosi. Le foto dal vivo, come prevedibile, rendono maggior giustizia alla sua linea slanciata; sembra quasi impossibile che sia una coupè-cabrio vista l'assenza di compromessi evidenti sul fronte stilistico. VOTO 7


ETERNE

Basata (pare) sulla Elite, è la prima Lotus a quattro porte della storia. Devo ammettere che da integralista quale sono avrei preferito non vedere nè la Eterne nè la Elite con il marchio Lotus sul cofano, ma se questa è la condotta attuata dal nuovo CEO, allora proviamo a mettere da parte i pregiudizi e a giudicare con un maggiore distacco. La Eterne è molto ben riuscita, non lo si può negare; è di tutt'altra pasta rispetto a quell'aborto chiamato Panamera, di gran lunga più aggraziata della nuova CLS e oserei dire bella e bilanciata quasi quanto la Aston Rapide. Pur non essendo un fan delle grosse "coupé a quattro porte" (io le chiamo ancora berline, sarò old-fashioned), devo riconoscere che sta diventando un segmento sempre più importante nel mercato, ergo una fonte sicura di acquirenti danarosi e delle loro liquidità. Se per far cassa si sceglie di puntare su modelli di buon gusto e raffinati, allora approvo. Basta che a Hethel non si facciano venire in mente un SUV... VOTO 7



CITY CAR (?)

Nascosta in un angolo c'era la roba che vedete nella foto qui sopra. Ufficialmente dovrebbe essere un prototipo della Lotus Engineering (la sezione del tutto separata dalla Lotus Cars che si occupa di consulenza ad altre case e di sviluppare progetti innovativi); in altre parole, c'è la speranza che come altri prototipi passati questo obbrobrio non veda mai la luce. E' inutile che mi dilunghi a parlarne oltre. VOTO 1


Per concludere,una pagellina anche ai timonieri della Lotus.


LOTUS CARS Ltd.

Un grande merito bisogna riconoscerlo: nessuno si sarebbe mai aspettato una rivoluzione totale come è stata quella del salone di Parigi: cinque concept (City Car esclusa) e tante promesse, che si spera di vedere mantenute. Le carte sono state buttate in tavola e il gioco è allo scoperto, forse anche troppo presto visto che il primo modello (la Esprit) lo vedremo nei concessionari fra due anni. A quale modello affideranno le sorti della casa in attesa del 2013? Dubito che le vendite della Evora, per quanto la scelta sia stata arricchita dalle novità S ed IPS, non risulti penalizzata dalla presentazione di una gamma di vetture così diverse. E la Elise? Come riportato in questo articolo, le varianti più potenti R ed SC non possono più essere vendute nel nostro continente per colpa dell'insulsa regolamentazione europea sulla emissioni; ovvero resta in listino solo la Elise 1.6 da 136 cv. Temo che per venderle potranno attingere solo ad una clientela ristretta, composta da chi non apprezza l'erede svelata ieri e da coloro che renderanno conto che la versione 2015 non è affatto quello che cercano in una Elise. Staremo a vedere, ma le aspettative non sono delle più rosee...
Tra i vari annunci è passato un po' in sordina quello del totale rifacimento della fabbrica di Hethel e del circuito annesso: l'idea è quella di ricreare una mini-Fiorano, un bel passo in avanti rispetto all'ex aerodromo della RAF. Sempre riguardo la pista e le attività ad essa connesse, mi ha sorpreso la decisione di voler sviluppare un prototipo chiuso per la categoria LMP2. Lotus a Le Mans? L'ipotesi mi stuzzica non poco... bravo Dany Bahar!
Passiamo ora alla nota dolente: il reparto stile. Parigi 2010 è stato senza dubbio un enorme shock: chi si aspettava che l'ex-Ferrari Donato Coco e suoi collaboratori avrebbero buttato nel cesso gli attuali stilemi per ricominciare da un foglio completamente bianco? Lo stile Lotus, perlomeno quello che ci eravamo abituati a vedere con Elise ed Evora, sembra essere del tutto scomparso, e una buona parte di me lo rimpiange. Non che i nuovi modelli siano brutti, intendiamoci (la nuova "Elise" è un discorso a parte), ma il taglio col passato è stato veramente troppo veloce e troppo inatteso. Forse è solo questione di farci l'occhio, forse andremo avanti a idolatrare i modelli del passato, o forse ancora tra un annetto o due saremo di nuovo tutti qui a dire quanto sono bravi in Lotus. Sinceramente, lo spero.
Le iniziali ACBC sul tradizionale stemma a fondo giallo sono un'eredità troppo preziosa per vederla scialaquata in un futuro da costruttore anonimo e senza personalità.
VOTO 6, di incoraggiamento. Forza Lotus!

lunedì 31 maggio 2010

Museo Storico Alfa Romeo: i resti di un marchio glorioso

Nuvolosa giornata di maggio fuori Milano: uscita autostradale di Lainate, giusto il tempo di percorrere un chilometro di strada dopo il casello e subito ti assale la tristezza; ecco Arese oggi. Ettari di enormi capannoni abbandonati, piazzali deserti dove ormai l'asfalto ha lasciato posto alla giungla, strutture rugginose e fatiscenti. Nel bel mezzo di questo scenario quasi post-apocalittico si nasconde tuttavia quel gioiello che è il Museo Storico Alfa Romeo, ultimo baluardo di quella che era una volta una leggenda dell'automobilismo mondiale. Il cordiale guardiano alla sbarra consegna il pass e fornisce le indicazioni per raggiungere il museo: è lì, a duecento metri sulla destra, dopo aver percorso a piedi la strada deserta che conduceva a uno dei quartier generali dell'Alfa che fu. "Che fu", perchè dopo aver visto di persona e toccato con mano il tesoro che nasconde il museo di Arese, l'Alfa Romeo del 2010 ha in comune solo il nome: l'Alfa che fu è morta, la recente 8C non basta a riportare il marchio allo splendore di un tempo, ci vuole ben altro. Un ritorno alle competizioni, per prima cosa. Piange il cuore a vedere che capolavori del calibro della 33, della TZ2, o della 155 DTM (solo per citare alcuni mostri sacri custoditi nel museo) non abbiano una degna erede a solcare i circuiti di tutto il mondo.


Secondo: voglio una sportiva vera. Non una pachidermica e goffa berlina camuffata da coupè, ma qualcosa che segni una sorta di ritorno alle origini: leggera, a trazione posteriore, e magari scoperta. Consiglierei ai timonieri del gruppo Fiat di scrutare col cannocchiale al di là della manica, in quel di Hethel...
Il terzo, più che un desiderio, è una speranza; la speranza che il marchio Alfa Romeo non faccia la fine della povera Lancia, ormai ridotta ad essere un oltraggioso insulto al blasone del passato.
Qualche foto della mia visita al museo la potete trovare qui, su Flickr:

giovedì 31 dicembre 2009

Promossi & Bocciati 2009


Devo ammettere che negli ultimi mesi la voglia di aggiornare il blog è mancata parecchio, ma vorrei rifarmi con un bel post che, come da tradizione, abbassa la scure sulle auto che più mi hanno colpito in questo 2009 ormai agli sgoccioli. Per questa terza edizione ho deciso anche di elencare le vetture in ordine di preferenza,stilando insomma una sorta di mini-classifica. Non sarà prestigioso come l'Ecoty di Evo, ma spero che la (lunga) lettura non vi annoi troppo. Saluti e buon 2010 a tutti!

15)Pagani Zonda R (fuori classifica)
Se fosse una vettura stradale finirebbe al primo posto della mia personale classifica, perchè sono più che convinto che la Zonda R si sia meritata all’istante una posizione tra le migliori auto di tutti i tempi. La foto qui sopra non è scelta a caso; è quella che senza il minimo dubbio fa capire meglio di che pasta sia fatta la R: alta ingegneria e arte stilistica si incontrano plasmando un capolavoro su quattro ruote. Dopotutto basta dare uno sguardo allo scarico in ceramica a quadruplo terminale immerso in quel mare di carbonio per comprendere quanto sia davvero eccezionale la versione più straordinaria della creatura di Horacio Pagani. La Zonda R è PROMOSSA FUORI CLASSIFICA. Sarebbe stata una vittoria troppo facile.


14) Aston Martin Cygnet Concept
Teoricamente la Cygnet sarebbe una delle tre Aston presenti in questa classifica. “Sarebbe” e non “è”, visto che mi rifiuto di considerarla un prodotto della stessa casa che sforna capolavori del calibro di DBS e Vantage. Anche perchè a dirla tutta sotto la goffa carrozzeria non lo è nemmeno, essendo essenzialmente una ben meno nobile Toyota iQ. La domanda che mi salta in mente è una sola: perchè diavolo a Gaydon hanno sentito la necessità di partorire un simile aborto, un vero e proprio insulto al resto della gamma? La Cygnet è bruttissima e maledettamente insensata; in un’unica parola, un abominio. BOCCIATA.


13) BMW 5 GT
Pensavo che dopo l’orrenda X6 in quel di Monaco non sarebbero riusciti a plasmare qualcosa di più brutto e più inutile, ma eccomi prontamente smentito. La serie 5 GT non è nè una berlina, nè una SW nè un SUV, ma una PAS: una sigla coniata dai geniacci del marketing BMW per definire una nuova, “eccitante” nicchia del mercato. Il miscuglio che nè è venuto fuori è di una bruttezza incommensurabile, così orrido che faccio fatica a credere che qualcuno sano d mente possa sperperare montagne di euro su un simile obbrobrio. La 5 GT si becca l’ambitissimo premio di “auto più brutta del 2009 secondo il sottoscritto”. Pessima e inutile, non può che essere BOCCIATA.


12) Porsche Boxster Spyder
Il giudizio si potrebbe riassumere in “Porsche gioca a fare la Lotus ma non ci riesce altrettanto bene”. Infatti a Stoccarda hanno deciso di seguire la retta via della leggerezza e dell’auto sportiva dura e pura, ma il risultato non è propriamente esaltante. Hanno preso una Boxster, privandola del tetto ripiegabile, del climatizzatore, della radio e perfino delle maniglie delle portiere (roba che nemmeno la primissima spartana Elise datata ’96...) risparmiando un’ottantina di chili. Non esattamente una cifra da capogiro, considerato che la Boxster Spyder (così si chiama, evidente richiamo alla superba 550 del ’55) di chili ne pesa comunque poco meno di 1300, cioè quasi mezza tonnellata in più rispetto a una Elise attuale dotata di radio, aria condizionata, maniglie delle portiere e un tettuccio che non sia equiparabile a carta velina. Inutile precisare che la Spyder costa di più rispetto alla ben più accessoriata Boxster S normale, e ancor più inutile far notare che ad un prezzo di oltre 65mila euro ci si può portare in garage una Lotus Exige full optional con pacchetto performance, tutt’altra cosa rispetto ad una pur eccellente hairdresser’s car che cerca di atteggiarsi a sportiva senza compromessi. BOCCIATA.


11) Lexus LFA
Dopo anni di concept, aspettative e proroghe è finalmente arrivata la supercar by Lexus. Il suo tecnologico cuore V10, già osannato dai tester di tutto il mondo, permette di raggiungere le eccezionali prestazioni che erano state promesse con una facilità sconcertante. La linea non si è discostata molto da quella della prima concept, e per fortuna: la LFA non ha solo le prestazioni da supercar, ma anche il look. L’unico problema è il prezzo: decisamente troppo alto per una Lexus, anche se unica ed estrema come questa. I quasi 400mila euro che bisogna sborsare per portarsela a casa la collocano in una fascia dove la concorrenza è troppo agguerrita. La LFA è un esperimento ben riuscito, ma che è andato a posizionarsi nel posto sbagliato. BOCCIATA.


10) Lotus Exige S MY2010
Dopo cinque anni esatti in la picola belva della casa di Hethel rinnova il look. Un’operazione di chirurgia plastica che pare non essere completamente riuscita: la grossa ala posteriore mutuata dalla GT3 Concept del 2007 la rende sicuramente più cattiva, ma all’anteriore lo splitter appare posticcio e la nuova fisionomia delle prese d’aria è bruttina. Le modifiche saranno anche funzionali, ma esteticamente nel complesso si è persa una parte consistente della sportività non volgare che sprizzava dalle linee disegnate dalla matita di Steve Crijns nel lontano 2004. Nella versione Cup 260 (in foto) il lifting sembra più digeribile, forse grazie ai particolari contrastanti in carbonio lucido. La silhouette inconfondibile, quasi perfetta e ormai immortale della Exige aveva davvero bisogno di una rinfrescatina? Personalmente ne dubito...
Il model year 2010 della Lotus Exige S è BOCCIATO.


9) Mercedes SLS AMG
Inutile girarci intorno, lo dico subito: la SLS non mi piace. Ha ben poco del fascino della mitica progenitrice degli anni ’50 e, portiere a parte, anche dal punto di vista stilistico la trovo tutt’altro che eccezionale. Le curve del posteriore non sono affatto disprezzabili, ma l’anteriore è brutto e sgraziato; anche gli interni sembrano quelli monotoni e spenti della solita, noiosa Mercedes. Tuttavia dai primi test drive sembra essere molto più che valida e la meccanica è indubbiamente di prim’ordine, così come le prestazioni che garantisce. In definitiva, nonostante mi lasci piuttosto freddino, devo riconoscere che la SLS è probabilmente l’unico modello interessante dell’attuale gamma Mercedes e possiede certe qualità oggettive che non possono essere ignorate. La nuova Gullwing è PROMOSSA, anche se personalmente con quei soldi (tanti) mi prenderei ben altro...


8) Jaguar XJ
Un’operazione paragonabile solo a ridisegnare la silhouette leggendaria della Porsche 911; questa è la sfida in cui si è lanciata Jaguar nello stendere i piani per la nuova generazione dell’ammiraglia XJ. Una rivoluzione dopo qualche decennio di quasi invisibili lifting: il vecchio giaguaro si scrolla di dosso la classica e austera pelle per calarsi in una veste totalmente nuova, modernissima e molto più dinamica. Ora la XJ non è più solo il vizietto di anzianotti giocatori di golf d’oltremanica, è una vera e propria berlina sportiva un passo (se non due) più avanti di qualunque avversaria. Come ciliegina sulla torta, credo proprio che non esistano interni più belli di quelli della nuova ammaraglia by Jaguar. PROMOSSA.


7) Ford Focus RS
Cavalleria e trazione anteriore non sono mai andati molto d’accordo. Almeno fino a prima della nuova Focus RS. Trecento, e dico trecento cavalli messi a terra da solo due ruote (e non sono le posteriori). I pregiudizi farebbo urlare ad un sottosterzo incredibile, ma in qualche modo la Ford è riuscita nel miracolo, perchè, secondo le opinioni di chi si è seduto dietro il volante, la RS è straordinaria e rappresenta una vera rivoluzione per le sportive a trazione anteriore. E’ pacchiana, certo, ma ha un aspetto da vera rally car e non è un aborto stilistico come l’orrida (ma purtroppo valida) rivale Megane RS. PROMOSSA.


6) Aston Martin Rapide
La sua gestazione non è stata lunga quanto quella della Panamera, ma poco ci manca. Ma ora che è stata finalmente presentata la versione definitiva della berlina Aston Martin le differenze rispetto alla concept di qualche anno fa si contano sulla dita di una mano. La Rapide è bellissima, una vera coupè a quattro porte, infinitamente più bella della goffa rivale by Porsche; ha più classe di una Quattroporte, più fascino rispetto alla nuova XJ e le carte giuste per essere la migliore della categoria. Il cartellino del prezzo rivela che non è a buon mercato: non lamentiamoci, è una vera Aston Martin anche in questo... PROMOSSA.


5) Lamborghini Gallardo LP550 “V. Balboni”
Quale modo migliore per rendere onore ad un collaudatore tanto eccezionale quanto fuori di senno? La Lambo ringrazia Valentino Balboni per le sue decadi di milizia con una versione specialissima della piccola di casa: un ritorno alle (bestiali) origini con cambio manuale e trazione rigorosamente posteriore. Un pericoloso gioiellino per pochi eletti e una costosa arma a doppio taglio, questo è la Gallardo LP550. PROMOSSA.


4) Porsche 997 GT3 MkII
911 GT3: due parole che sarebbero sufficienti a esprimere tutto quello che si potrebbe dire riguardo la migliore delle Porsche. Nell’ultima versione è ancora più potente, più cattiva e più corsaiola: il DNA vero della casa di Stoccarda è tutto qui, ed ha ben poco da spartire con quello di ibridi malriusciti come la Panamera (bocciata l’anno scorso, per chi si ricorda) o con quello di vetture partorite dal diavolo del marketing come l’ignobile Cayenne. Per fortuna qualcuno a Zuffenhausen ha ancora la testa a posto e si ricorda di quello sparuto numero di appassionati che attendono soltanto l’ultima reincarnazione dello spirito agonistico che spopolava (e spopola ancora) sulle piste di tutto il mondo. La GT3 è “la” Porsche, punto; per quanto mi riguarda, il resto della gamma potrebbe anche sparire. PROMOSSA.


3) Aston Martin V12 Vantage
La piccola di casa Aston subisce un bel trapianto e si ritrova nel cofano l’enorme V12 della sorellona DBS. L’indole tutt’altro che hardcore della V8 ne esce irriconoscibile: con il V12 la Vantage è diventata una belva cattiva votata ai brividi della guida. Bellissima, anche se un filo meno della più grossa (e costosa) DBS, ha carisma e classe da vendere. E poi c’è la voce portata in dote dal nuovo motore, così possente e squisitamente vintage da ricordare i prototipi che sfrecciavano tra Mulsanne e Maison Blanche negli anni ’70. La V12 Vantage non ha l’accuratezza teutonica di una Porsche o la lieve strafottenza di una supercar emiliana, non è esente da difetti e non è certamente il mezzo più veloce e coinvolgente che con quella somma vi potreste comprare. La verità? Probabilmente non è altro che pura arte su ruote. PROMOSSA.


2) Ferrari 458 Italia
Dopo cinque anni va in pensione la F430 e la berlinetta V8 Ferrari si evolve alzando la posta in gioco. Fra le novità tecniche figurano il motore V8 da 570 cavalli in grado di spingere fino a 9000 giri e il nuovo cambio a doppia frizione. Il design è una rivoluzione: addio alle linee più classiche delle progenitrici, sulla 458 il taglio con passato è più che netto. Abbiamo un posteriore volgarotto, una fiancata superba e un anteriore ancora da digerire, ma nel complesso, sia tecnicamente che stilisticamente, la 458 Italia va a rappresentare il nuovo punto di riferimento nel mercato delle supercar: PROMOSSA.


1) Lamborghini Murcielago LP670-4 SV
Siamo arrivati al punto più alto della classifica: il gradino più alto del podio è regno dell’ultima evoluzione, la versione definitiva, la più estrema della leggendaria stirpe Murcielago nata nel 2001. È un triste addio dopo otto anni, ma si può senza dubbio affermare che la SV sia il canto del cigno più esaltante che abbia mai solcato le strade di questa terra. Velocissima, brutale, selvaggia, esibizionista e un po’ tamarra: la LP670 incarna tutto ciò che una vera hypercar deve essere, incluso il cartellino del prezzo da capogiro. E’ un’auto così eccezionale da farmi dubitare che la sua erede possa fare di meglio. E poi c’è il rombo di quel V12 che spinge dietro le spalle, così potente, etereo ed energico da rivaleggiare con le trombe dell’Apocalisse. La SuperVeloce è la ricetta originale della supersportiva alla modenese senza alcun additivo, l’immagine che ti balza in mente quando pensi al concetto generico di supercar, l’auto che anche il più fiero oppositore delle quattro ruote segretamente vorrebbe possedere, è il sogno di ogni bambino.
La Murcielago SV si aggiudica il titolo di auto dell’anno secondo l’umile parere del sottoscritto. PROMOSSA.

mercoledì 5 agosto 2009

Quando ti si scarica la Tesla

Arriva da Seloc, forum d'oltremanica dedicato al mondo Lotus, questa emblematica fotografia: una Tesla Roadster, la celebre sportiva elettrica americana, è rimasta a corto di energia. Quindi non c'è nessun'altra soluzione se non collegarla per una ricarica ad un ottimo generatore a gasolio, trasportato fin lì grazie all'ausilio di un carrello e di un grosso, economico pick-up.
La Tesla sembra rappresentare davvero un'ottima via per abbattere le emissioni dannose, non c'è che dire.

mercoledì 24 dicembre 2008

Promossi & Bocciati 2008

Come l'anno scorso, ho deciso di buttar giù una lista di alcune fra le auto più interessanti di questo 2008 che sta per finire, affibbiando loro il mio personalissimo e opinabilissimo verdetto di "promossa" o "bocciata". Dodici contendenti, sette promossi e cinque bocciati; ma solo perché a Natale siamo tutti più buoni... :-)


Lamborghini Gallardo LP560/4La piccola di Sant'Agata ha ereditato lo stile da Air Force della grandiosa Reventon, ed è più incazzata che mai. Sound brutale, prestazioni da urlo e cattiveria che sprizza da ogni millimetro della carrozzeria. Inevitabilmente PROMOSSA, anche nella versione Spyder presentata solo qualche settimana fa. Però nel mio cuore resta la Superleggera...

Ferrari 430 Scuderia Spider 16MLe mie perplessità le ho espresse fin dal momento in cui sono iniziate a circolare le prime voci. Non è una barchetta come avrei preferito, dato che il tettuccio in tela l'ha mantenuto, però è più leggera di 80 kg rispetto alla Spider standard e la differenza nelle prestazioni risulta abbastanza trascurabile. Ciò che la 16M offre in più è la possibilità di immergersi nella sinfonia del V8 Modenese senza che ci sia nulla a fare da schermo. Irresistibile, non è vero? Al diavolo i pretesti e il raziocinio, quest'auto va PROMOSSA...

Lancia DeltaRestiamo sul suolo italiano, ma scendiamo di un po' di gradini: la nuova Lancia Delta. In foto appare grossa, goffa e brutta, e dal vivo è oggettivamente grossa, decisamente goffa ma forse un pelino meno brutta: pregevole l'anteriore, discutibile il posteriore, però la vista di profilo e l'impatto generale restano, secondo il mio parere, orridi; detto ciò, non posso che considerarla BOCCIATA. Se è questo è il futuro di casa Lancia, allora stiamo freschi. E io che speravo ancora in una nuova Stratos...

Alfa Romeo Mi.ToLa Junior, dopo anni di attesa, è finalmente arrivata. E la "cura 8C" ha portato i suoi frutti: il risultato è una bella compatta dall'aspetto sportivo e grintoso, che nasconde bene le parentele con gli altri modelli di madre Fiat da cui deriva. Attendendo la GTA, la nuova Mi.To, a differenza della cugina Delta, è PROMOSSA.

Jaguar XKR-SNon mi stancherò mai di predicare quanto la Jaguar XK sia bella. E ora arriva anche la XKR-S, versione di punta in attesa della R-R: i numeri non sono il suo forte, si sa, e nemmeno pretende che lo siano. Ma con una carrozzeria così, arricchita dagli orpelli di questa R-S, come si fa a non dichiararla PROMOSSA a pieni voti?

Porsche Cayenne TDIPrima o poi doveva arrivare: la macchina della vergogna. Ferdinand Porsche e suo figlio Ferry si rivoltano nella tomba, mentre nell'azienda che porta il loro nome si fregano le mani per gli introiti che il nuovo prodotto della loro discutibile strategia commerciale porterà nelle loro tasche già straboccanti. Di parole ne ho già spese abbastanza in questo articolo, parlarne ulteriormente sarebbe come sparare sulla croce rossa. BOCCIATA.

Ferrari CaliforniaPresidente Montezemolo, la prego, mandi qualcuno dei suoi uomini del marketing a spiegare a Stoccarda come si fanno i soldi senza violentare un marchio! Già, perché la California è nata con un unico, innegabile obiettivo: portare a Maranello la maggior quantità di soldi possibile. E quanto scommettiamo che la Ferrari riuscirà nell'impresa, standosene a debita distanza da SUV e dieselacci? Non è bellissima, inutile girarci intorno: c'è chi dice che è brutta, io dico che bisogna farci l'occhio. Non avrà mai tra le sue doti l'eleganza della 612, l'anima tradizionale Ferrari della 599 o la cattiveria di una berlinetta V8, ma per il semplice motivo che non vuole averle. E' una Rossa come mai si era vista prima e sembra che la ciambella sia riuscita col buco. Magari non sarà un buco perfetto, ma la California è PROMOSSA.

Renault Laguna CoupéPer trovare una Renault che sia guardabile senza voltare lo sguardo dopo due secondi dobbiamo tornare indietro di... no, temo che non ci sia mai stata una Renault dall'aspetto gradevole. Questa Laguna potrebbe essere la prima, o perlomeno potrebbe avvicinarsi un pochino: il posteriore è ben riuscito, anche se lo stesso non si può dire dell'anteriore. Nonostante ciò l'impressione generale non è pessima, se non fosse che il prezzo si aggira attorno ai 40mila euro., optional esclusi. Suvvia, voi li spendereste così tanti soldi per una Renault? BOCCIATA.

Lotus EvoraHo un articolo abbozzato a metà con tutte le mie impressioni sulla nuova Evora che non ho ancora trovato la voglia di completare, ma prometto che prima o poi lo finirò. Il mio giudizio in merito è tremendamente di parte, data la mia nota predilezione nei confronti della casa di Hethel, ed è un giudizio che andrebbe rimandato a quando finalmente ci sarà concesso di sapere qualcosa di più. Chi ha avuto la fortuna di vedere dal vivo la nuova 2+2 by Lotus ha dichiarato che in carne ed ossa è incredibilmente più bella che in qualunque foto. Direi che si può dichiararla PROMOSSA sulla fiducia, e sono sicuro che il futuro confermerà il verdetto.

Mercedes SL65 AMG Black SeriesNon ho mai nascosto di non amare particolarmente le Mercedes, e questa brutale SL65 Black non fa eccezione. Per carità, i dati tecnici sono impressionanti, ma non si capisce dove si voglia andare a mirare. Una supersportiva estrema e alleggerita che viene a pesare quasi 1900 kg? Cambio a cinque velocità che ha bisogno di 250 millisecondi per passare da una marcia all'altra, oltre quattro volte il tempo necessario al Superfast di una Scuderia? Saranno anche disquisizioni minute, ma sul prezzo però non si può sorvolare: quasi 300mila euro. Avanti, chi preferisce questa ad una Murcielago LP640 alzi la mano! BOCCIATA.

Caterham R500 SuperlightAbbiamo avuto modo di vedere cosa è in grado di fare la nuova R500 un paio di settimane fa nelle mani di The Stig (per chi non se lo ricorda, qui c'è il video). Una vettura da 260 cavalli e 60mila euro che riesce ad essere più veloce di una Veyron da 1000 cavalli e un milione di euro merita grandissime lodi. Il concetto chapmaniano di "performance through lightweight" portato agli estremi, questo è la R500. PROMOSSA.

Porsche PanameraPer chiudere in bellezza (si fa per dire, è un'espressione formulare) ecco una delle novità più attese di quest'anno. Se ne vociferava da lustri, i prototipi venivano avvistati da anni sulle strade di tutto il mondo. Almeno questo ci dice che una certezza c'è: la Panamera sarà una buona auto; buona sì, ma anche brutta in modo inverosimile. Si parte da un bel frontale aggressivo, in tipico stile Porsche, ma si arriva ad un posteriore pesantissimo e sproporzionato. Ma è nella visione generale che la quattro porte Porsche da il peggio di sé: basta guardare la foto qui sopra per capire di cosa si sta parlando. Il mercato la promuoverà, ma per me è pesantemente BOCCIATA.


Se siete riusciti a raggiungere la fine di questo articolo indenni, colgo l'occasione per fare a tutti gli auguri di un Buon Natale! :-)