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giovedì 20 novembre 2008

Abominio

Abbiamo toccato il fondo: il grande Ferdinand e il figlio Ferry si rivoltano nella tomba.
Inutile nasconderlo: parlando da amante delle Porsche (di quelle vere però), la delusione è immensa. Se già la vera mazzata era arrivata con il primo Cayenne qualche anno fa, ora questa notizia, che era nell'aria ormai da tempo, è il colpo di grazia. Infatti, per la gioia dei boriosi arricchiti che rispecchiano il proprietario-tipo, mamma Porsche ha pensato bene di trapiantare nel mostro di Frankenstein che si trova in casa un bel diesel regalato dalle sorelle del gruppo VAG. E non il V12 TDI by Audi, bensì un 6 cilindri da 240 cavalli che a fatica riesce a trainare le due tonnellate e mezzo del disonore di Stoccarda. Così a fatica che si vergognano perfino di riportare i dati delle prestazioni nella cartella stampa.
Ma a loro che gliene frega: tutto fa brodo, i naftoni fanno soldi e oramai sono una moda irrinunciabile. Tuttavia anche allo squallore c'è un limite: la scritta diesel sul portellone non hanno osato appiccicarla.
Allora Porsche, ci dica, a quando una 911 a gasolio?

martedì 21 ottobre 2008

Buco nero

Diciamo la verità: non ho mai nascosto il mio odio totale verso quell'abominio che in BMW osano chiamare X6. A parer mio è semplicemente una delle auto (auto?) più brutte in circolazione, e senza dubbio potrebbe aggiudicarsi anche l'ambito scettro di più inutile. Ora, non ho la benché minima idea di cosa possa essere passato per la testa a questo proprietario austriaco, che ha deciso di sottolineare ulteriormente la bruttezza della propria Sport Activity Coupé (sic!) nuova di zecca scegliendo una tinta quantomeno inusuale per la carrozzeria: nero opaco.
Se un nero tradizionale nasconde le forme di qualunque vettura, l'opaco le mette in evidenza: il risultato è che in queste foto la X6 può esprimersi pienamente in tutta la sua oscena deformità...

via: BMWBlog

venerdì 22 agosto 2008

Lotus Elise by Project Kahn

Iniziamo con una smentita: questa Elise non é, come riportato da Autoblog.com e da MotorAuthority, il frutto di una collaborazione tra Lotus e il famigerato tuner Project Kahn. Non è quindi né una delle decine di versioni speciali sfornate dalla casa di Hethel, né un prodotto celebrativo dei 60 anni del marchio.
Si tratta infatti del risultato di una partnership tra Kahn Design e uno dei maggiori concessionari Lotus del Regno Unito, Dream Machines. Insomma, non è affatto un'elaborazione ufficiale. E per fortuna...
Di solito Kahn è fra i tuners più discreti nel panorama mondiale. Non partorisce capolavori di cattivo, cattivissimo gusto come Lumma (vedi questa) o altri colleghi teutonici: anche se non sempre gradevoli, le sue elaborazioni solitamente rimangono lontane dalla sregolatezza caratteristica di altre porcate after-market. E lo stesso va riconosciuto a questa Elise: fuori luogo quanto si vuole, ma perlomeno discreta in tutta la sua disarmonia...

Le modifiche alla carrozzeria sono abbastanza limitate, ma vistose: un voluminoso spoiler anteriore che appare un po' posticcio e sgraziato, delle minigonne che sembrano attaccate lì un po' a casaccio, prese d'aria laterali in stile Exige (decisamente l'aggiunta più azzeccata) e ala posteriore ispirata a quella, già un po' indigesta, della Elise SC.
Passiamo all'impianto di scarico: Kahn ci propone quattro inusuali tubi posti proprio sotto il diffusore (l'aerodinamica del sottoscocca ringrazia), ma si dimentica di tappare il buco lasciato dallo scarico centrale standard...

E i cerchi? Sono sempre gli stessi che Project Kahn infila a forza in ogni sua elaborazione, dalle Aston alla Range Rover. Belli, per carità, ma sulla piccola Elise delle ruote così grandi (19") stanno francamente male e il loro aspetto elegante stride con l'anima corsaiola della sportivetta britannica e con l'aggressività che sprizza dalle modifiche estetiche by Kahn.

La voglia di eleganza si ritrova anche negli interni, di cui abbiamo solo una misera foto dedicata agli appassionati di filatelia: il rivestimento trapuntato dei sedili in tinta con la carrozzeria è onestamente brutto. Insomma, non si capisce se il tuner voglia esaltare l'aggressività della Lotus con appendici pseudo-aerodinamiche oppure se abbia deciso di regalare alla britannica un po' di eleganza...

Per concludere: non si tratta di vera e propria "munnezza" ma suvvia, se ne sentiva davvero la necessità?

sabato 5 luglio 2008

From Shrek with love

Ed ecco l'ultima creazione di Lumma, tuner germanico famoso per le proprie sobrie interpretazioni di svariati modelli della casa bavarese. Sebbene la X6 detenesse già il primo posto nella classifica delle auto più brutte, inutili e stupidamente costose del pianeta, Lumma è riuscita nella memorabile impresa di renderla ancora più brutta, più inutile e più stupidamente costosa. Nel comunicato stampa non viene specificato, ma è indubbio che il target, il cliente-tipo di un simile modello non possa che essere Shrek o alpiù l'Incredibile Hulk.

Tuttavia se ancora credete che nonostante tutto ciò siano riusciti a creare un'auto unica e diversa da qualsiasi altra cosa al mondo, ebbene... vi sbagliate.
Sì, perchè in esclusiva mondiale sono lieto di presentarvi quella che è stata la fonte di ispirazione per i designer della Lumma: questa.
E' inconfutabile come attraverso un confronto anche solo superficiale tra le due foto emergano delle prevedibili quanto imbarazzanti somiglianze...

giovedì 26 giugno 2008

La Scuderia no!

Incredibile: ci hanno provato, e ci sono riusciti. Io credevo che non avrebbero osato rovinare un’auto che sfiora la perfezione come la 430 Scuderia con modifiche arabeggianti e di dubbio gusto, per usare un eufemismo.
Ci sono poche parole per definire un simile scempio: è una porcata. L’intoccabile V8 di Maranello è stato spremuto fino a produrre 717 (si, non è un typo) cavalli, mettendo a serio rischio l’equilibrio della meccanica. A che pro, verrebbe da chiedersi? Per limare via mezzo decimo nello scatto da 0 a 100?
Per fortuna all’esterno le modifiche si limitano a pochi, anche se indigesti, ritocchi: cerchi da 20” con bordo giallo in tinta con la carrozzeria (in puro stile german kitsch) e gli odiosi fari posteriori effetto smoke, ormai un trademark della Novitec . Cerchiamo almeno di vedere il bicchiere mezzo pieno: avrebbero potuto spingersi ben più in là con il tuning estetico. Ringraziamo Dio che non l’hanno fatto.
Se condividete con il nostro presidente della FIA l’hobby del masochismo, qui c’è l’articolo di autoblog.nl con ulteriori foto e dettagli.

PS: con questo post inauguro una nuova categoria nel blog, Auto Munnezza, sperando che resti pressoché priva di interventi…