giovedì 24 novembre 2005

Lotus Exige Cup e Cup 240: le Exige corsaiole

Come avrete già capito, io ho un debole per le Lotus: la loro filosofia (peso ridottissimo e motore poco costoso e affidabile) mi affascina a tal punto da amarle come poche altre auto al mondo (molto più costose, tra l’altro). Quindi come potevo ignorare una notiziona del genere? La Lotus Sport, la sezione corse della Lotus Cars Ltd. ha sviluppato due versioni più performanti della Exige year 2006, la Lotus Exige Cup e la Lotus Exige Cup 240, entrambe dedicate all’uso in pista. Le Exige Cup sono basate sulla versione 2006 della Exige standard e sono completamente preparate per la corsa. Esse montano infatti scarichi più sportivi, ammortizzatori Ohlins, freni maggiorati, cinture a quattro punti, sistema di controllo della trazione disattivabile, LSD (differenziale a scorrimento limitato), una frizione migliore, estintore, e un rollbar interno approvato dalla FIA come optional senza sovrapprezzo. La prima versione (la Cup “normale”) monta l’affermato 1.8 VVTL-i quattro cilindri in linea Toyota da 192 cv (e 181 Nm di coppia) mentre sulla Cup 240 viene aggiunto un turbocompressore (con intercooler) Eaton M62 tipo Roots, che porta la potenza massima fino a 243 cv a 8000 giri/min e la coppia massima a 236 Nm a 7000 giri/min. I bellissimi cerchi superleggeri a 8 razze Tipo Y vestono le ottime Yokohama Advan A048. I freni anteriori sono prodotti dalla AP Racing, quelli posteriori invece dalla Brembo. La Lotus Exige Cup ha un prezzo consigliato di 47.621 euro (tasse escluse) mentre la mostruosa Cup 240 viene venduta ad un prezzo di 56.034 euro (sempre tasse escluse). Ecco come spendere bene 50.000 euro. Se li avessi, lo farei senza pensarci un secondo.
(notizia da lotuscars.co.uk)

venerdì 18 novembre 2005

Toyota Celica GT

In estate è stata messa in vendita in Giappone e nei paesi anglofoni (si dice così?) una Celica più sportiva della TS che costerebbe L’equivalente di 32.000 euro, se fosse importata in Italia (in Inghilterra evidentemente la Celica costa di più che da noi). Ecco qui di seguito un breve estratto tradotto da un articolo del numero di Novembre di Evo UK (in Italia probabilmente arriverà fra un paio di mesi, se mai arriverà). Buona lettura!
La Toyota Celica GT è basata sulla versione T-sport, cioè significa che monta il motore top di gamma VVT-i (a fasatura e alzata variabile delle valvole) 1.8 litri che fa servizio anche nei cofani di molte Lotus, un cambio a sei rapporti ravvicinati, trazione anteriore, l’avanzato controllo di stabilità VSC e il sistema di controllo della trazione TRC. Inoltre ci sono anche molle diverse per gli ammortizzatori, che abbassano l’altezza da terra di 30 mm, più anche cerchi da 17” che vestono Pirelli Pzero. Ah già, stavo dimenticando quel body kit. L’alettone posteriore ha un odore di funzionalità, ma non si può dire lo stesso per le minigonne laterali. Chiaramente queste sono cose soggettive (che io adoro, ndr). Bene, saltiamo dentro. Adesso è meglio. La pelle della GT e i sedili in alcantara sono eccellenti e i controlli e gli strumenti sono ben piazzati, così come i pedali mentre dovunque c’è un’aria di precisione. Accidenti, avevo dimenticato che brillante telaio era quello della Celica e nella GT sembra meglio che mai. C’è una magnifica sensazione e quando ti inserisci in una curva puoi sentire le sospensioni che lavorano, non in un modo incerto ma con un fascino coinvolgente. Tutti gli interventi elettronici sono discreti, i messaggi provenienti dalla superficie stradale vengono ben recepiti e tu ti senti giusto lì, seduto bello in basso, al centro di tutto. Il motore, come sempre, è una strana felicità. E’ straordinario il modo in cui spinge urlando dai 6500 agli 8000 giri, ma sotto i cinque-sei mila c’è poco niente e a meno che non lo portiate fino alla linea rossa del contagiri, ogni marcia successiva vi riporta fuori dalla zona calda. Come il look, non può piacere a tutti, il che è un peccato perché la Celica potrebbe essere destinata ad un pubblico più vasto. Se questo non vi interessa, allora afferratene una finché potete, ricordatevi solo di scegliere l’opzione “carrozzeria esagerata”.
Peter Tomalin

martedì 15 novembre 2005

Donkervoort di nuovo "King of the 'Ring"

Come vi potrete ricordare, il tempo record ufficiale per le auto stradali del mitico Nurburgring è (o meglio era) di 6'55", instaurato lo scorso 28 settembre dalla Radical SR8. Ma recentemente ci sono state delle polemiche, in quanto la SR8 é una barchetta quasi da corsa che non é stata omologata dal TUV, quindi la Donkervoort (detentrice del precedente record con 7'18.01) ha rivendicato il primato con un nuovo tempo di 7'14.89 effettuato con una D8 270 RS spinta dal motore 1800 dell'Audi TT molto elaborato (la vedete nella foto, è una vettura basata sulle repliche della Lotus Seven tra cui spiccano Caterham, le Westfield e appunto la Donkervoort). Il tempo della Radical è stato quindi ingiustamente cancellato (scusate, guardate un po' la foto: la D8 vi sembra un'auto stradale? Se lo è lei allora lo è anche una Radical!). Comunque per me il vero record di auto stradale che conta è quello della Porsche Carrera GT, di 7'32.44 (anche se si vocifera che con il grande Walter Rohrl al volante la supercar di Stoccarda abbia girato quattro secondi più veloce!), che è davvero un'auto stradale in tutti i sensi.
Saluti,
Lord Markus

domenica 13 novembre 2005

Il team GPC schiererà tre vetture a Dubai e sarà la prima squadra a ricevere la nuova F430 GT2 per il 2006!!

Il team GPC Sport, che schiera la Ferrari 575 Maranello GTC nel FIA-GT, avrà tre vetture a disposizione per il penultimo round del campionato a Dubai la prossima domenica. La 575 GTC n°2 (nella foto) sarà guidata come al solito dagli ottimi Andrea Piccini e Jean-Denis Deletraz, mentre la 575 GTC n°3 sarà divisa fra Marco Cioci e l’ex pilota di F1 Andrea Montermini. Inoltre il team schiererà una 360 GTC in categoria GT2 (che a Oscherlseben è stata pilotata anche da un mio lontano parente, T. Carugati) guidata da Luca Drudi e Gabrio Rosa, anche se i due piloti avranno ben poche speranze contro le imbattibili Porsche 996 GT3 RSR, in quanto la loro vettura (come le altre 360 Modena) è penalizzata dall’adottamento del motore a cinque valvole per cilindro. Quest’anno la 575 GTC (con le specifiche Evo 2005) non ha ottenuto grandi risultati contro le fortissime (e bellissime) Maserati MC12 della JMB Racing e della Vitaphone, se escludiamo una pole a Istanbul ed un quarto posto nella stessa gara, dopo che a metà stagione sono stati cambiati gli pneumatici ed è stato adottato un nuovo step evolutivo del motore. Ma la notizia più succosa è che il GPC Sport sarà il primo team a ricevere la F430 GT2 per il 2006. “Volevamo essere la prima squadra a ricevere la nuova auto, che sono sicuro sarà una vera protagonista della prossima stagione” ha dichiarato Gian Paolo Coppi, il direttore tecnico del team. Teniamo le dita incrociate e speriamo bene per il 2006.

mercoledì 9 novembre 2005

Nismo vincitrice del titolo costruttori nel Super GT, Zent Cerumo Supra si aggiudica quello piloti con 6 punti di vantaggio sul secondo!!

Domenica, sotto una pioggia battente che ha provocato lo stop della corsa dopo 39 giri di gara (su 52), si è svolto a Suzuka l'ottavo e ultimo round del campionato giapponese GT, o Super GT. La Nismo, affiliata della Nissan che modifica le auto del noto marchio giapponese e gestisce la squadra corse,si è affermata nel titolo costruttori classe GT500. Il titolo piloti GT500 è invece andato per solo 6 punti (che sono pochissimi, considerando il sistema di punteggio del SGT) a Yuji Tachikawa e Toranosuke Takagi (ex pilota di F1) sulla Toyota Zent Cerumo Supra n°38. Secondi si sono classificati Daisuke Ito e Ralph Firman (anche lui ex F1) su Honda Arta NSX n°8. La bellissima Xanavi Nismo Z n°1 (per la quale io tifavo, non lo nascondo!), nella foto, di Satoshi Motoyama e Richard Lyons si è classificata solo terza in classifica generale con uno scarto di appena 7 punti ma ha comunque regalato alla Nismo il prestigioso titolo costruttori. In GT300 invece ha governato sia la classifica piloti che quella costruttori la Toyota Reckless MR-S, anche se io tifavo per la WedsSport Celica n°19, classificatasi solo settima (peccato!). Ormai quasi tutti i campionati più belli sono finiti: rimane solo l'ultima gara del FIA-GT a Dubai fra due settimane, con un titolo ancora aperto che vede sette piloti a sette punti di distanza!!

giovedì 3 novembre 2005

La mostruosa TVR Sagaris disponibile in Italia!

Solamente 40 mostruose Sagaris con guida a sinistra saranno destinate all’Italia nel corso del 2006. Le enormi prestazioni da supercar, 3,7 secondi per raggiungere i 100 km/h, solo 8 per toccare i 160 km/h e una velocità di punta superiore ai 300 km/h, sono dovute all'ormai affermato motore sei cilindri in linea "Speed Six" da oltre 400 cv già montato sulla Tuscan S e dal peso molto ridotto, appena 1000 kg. L'interno della Sagaris è simile a quello delle altre TVR: sedili a guscio rivestiti in pelle con poggiatesta integrato, comandi realizzati in alluminio, pedaliera (in alluminio anche lei) regolabile in profondità e lateralmente, rollbar interno rivestito di pelle e bagagliaio rivestito in moquette.
La spettacolare e magnifica TVR Sagaris è disponibile per l'Italia ad un prezzo di 94.800 euro. Non sono certo pochi, ma se pensate che con gli stessi soldi vi comprate una banalissima e anonima Porsche 911 Carrera S da 355 cv (sto scherzando a proposito del "banale e anonima", chiaramente non si può definire così una nobile vettura con 42 anni di esperienza alle spalle!), allora la Sagaris vi sembrerà un affarone pazzesco. Chi può, inizi a preparare un assegno.