In estate è stata messa in vendita in Giappone e nei paesi anglofoni (si dice così?) una Celica più sportiva della TS che costerebbe L’equivalente di 32.000 euro, se fosse importata in Italia (in Inghilterra evidentemente la Celica costa di più che da noi). Ecco qui di seguito un breve estratto tradotto da un articolo del numero di Novembre di Evo UK (in Italia probabilmente arriverà fra un paio di mesi, se mai arriverà). Buona lettura!
La Toyota Celica GT è basata sulla versione T-sport, cioè significa che monta il motore top di gamma VVT-i (a fasatura e alzata variabile delle valvole) 1.8 litri che fa servizio anche nei cofani di molte Lotus, un cambio a sei rapporti ravvicinati, trazione anteriore, l’avanzato controllo di stabilità VSC e il sistema di controllo della trazione TRC. Inoltre ci sono anche molle diverse per gli ammortizzatori, che abbassano l’altezza da terra di 30 mm, più anche cerchi da 17” che vestono Pirelli Pzero. Ah già, stavo dimenticando quel body kit. L’alettone posteriore ha un odore di funzionalità, ma non si può dire lo stesso per le minigonne laterali. Chiaramente queste sono cose soggettive (che io adoro, ndr). Bene, saltiamo dentro. Adesso è meglio. La pelle della GT e i sedili in alcantara sono eccellenti e i controlli e gli strumenti sono ben piazzati, così come i pedali mentre dovunque c’è un’aria di precisione. Accidenti, avevo dimenticato che brillante telaio era quello della Celica e nella GT sembra meglio che mai. C’è una magnifica sensazione e quando ti inserisci in una curva puoi sentire le sospensioni che lavorano, non in un modo incerto ma con un fascino coinvolgente. Tutti gli interventi elettronici sono discreti, i messaggi provenienti dalla superficie stradale vengono ben recepiti e tu ti senti giusto lì, seduto bello in basso, al centro di tutto. Il motore, come sempre, è una strana felicità. E’ straordinario il modo in cui spinge urlando dai 6500 agli 8000 giri, ma sotto i cinque-sei mila c’è poco niente e a meno che non lo portiate fino alla linea rossa del contagiri, ogni marcia successiva vi riporta fuori dalla zona calda. Come il look, non può piacere a tutti, il che è un peccato perché la Celica potrebbe essere destinata ad un pubblico più vasto. Se questo non vi interessa, allora afferratene una finché potete, ricordatevi solo di scegliere l’opzione “carrozzeria esagerata”.
Peter Tomalin
La Toyota Celica GT è basata sulla versione T-sport, cioè significa che monta il motore top di gamma VVT-i (a fasatura e alzata variabile delle valvole) 1.8 litri che fa servizio anche nei cofani di molte Lotus, un cambio a sei rapporti ravvicinati, trazione anteriore, l’avanzato controllo di stabilità VSC e il sistema di controllo della trazione TRC. Inoltre ci sono anche molle diverse per gli ammortizzatori, che abbassano l’altezza da terra di 30 mm, più anche cerchi da 17” che vestono Pirelli Pzero. Ah già, stavo dimenticando quel body kit. L’alettone posteriore ha un odore di funzionalità, ma non si può dire lo stesso per le minigonne laterali. Chiaramente queste sono cose soggettive (che io adoro, ndr). Bene, saltiamo dentro. Adesso è meglio. La pelle della GT e i sedili in alcantara sono eccellenti e i controlli e gli strumenti sono ben piazzati, così come i pedali mentre dovunque c’è un’aria di precisione. Accidenti, avevo dimenticato che brillante telaio era quello della Celica e nella GT sembra meglio che mai. C’è una magnifica sensazione e quando ti inserisci in una curva puoi sentire le sospensioni che lavorano, non in un modo incerto ma con un fascino coinvolgente. Tutti gli interventi elettronici sono discreti, i messaggi provenienti dalla superficie stradale vengono ben recepiti e tu ti senti giusto lì, seduto bello in basso, al centro di tutto. Il motore, come sempre, è una strana felicità. E’ straordinario il modo in cui spinge urlando dai 6500 agli 8000 giri, ma sotto i cinque-sei mila c’è poco niente e a meno che non lo portiate fino alla linea rossa del contagiri, ogni marcia successiva vi riporta fuori dalla zona calda. Come il look, non può piacere a tutti, il che è un peccato perché la Celica potrebbe essere destinata ad un pubblico più vasto. Se questo non vi interessa, allora afferratene una finché potete, ricordatevi solo di scegliere l’opzione “carrozzeria esagerata”.
Peter Tomalin
Nessun commento:
Posta un commento