giovedì 31 dicembre 2009

Promossi & Bocciati 2009


Devo ammettere che negli ultimi mesi la voglia di aggiornare il blog è mancata parecchio, ma vorrei rifarmi con un bel post che, come da tradizione, abbassa la scure sulle auto che più mi hanno colpito in questo 2009 ormai agli sgoccioli. Per questa terza edizione ho deciso anche di elencare le vetture in ordine di preferenza,stilando insomma una sorta di mini-classifica. Non sarà prestigioso come l'Ecoty di Evo, ma spero che la (lunga) lettura non vi annoi troppo. Saluti e buon 2010 a tutti!

15)Pagani Zonda R (fuori classifica)
Se fosse una vettura stradale finirebbe al primo posto della mia personale classifica, perchè sono più che convinto che la Zonda R si sia meritata all’istante una posizione tra le migliori auto di tutti i tempi. La foto qui sopra non è scelta a caso; è quella che senza il minimo dubbio fa capire meglio di che pasta sia fatta la R: alta ingegneria e arte stilistica si incontrano plasmando un capolavoro su quattro ruote. Dopotutto basta dare uno sguardo allo scarico in ceramica a quadruplo terminale immerso in quel mare di carbonio per comprendere quanto sia davvero eccezionale la versione più straordinaria della creatura di Horacio Pagani. La Zonda R è PROMOSSA FUORI CLASSIFICA. Sarebbe stata una vittoria troppo facile.


14) Aston Martin Cygnet Concept
Teoricamente la Cygnet sarebbe una delle tre Aston presenti in questa classifica. “Sarebbe” e non “è”, visto che mi rifiuto di considerarla un prodotto della stessa casa che sforna capolavori del calibro di DBS e Vantage. Anche perchè a dirla tutta sotto la goffa carrozzeria non lo è nemmeno, essendo essenzialmente una ben meno nobile Toyota iQ. La domanda che mi salta in mente è una sola: perchè diavolo a Gaydon hanno sentito la necessità di partorire un simile aborto, un vero e proprio insulto al resto della gamma? La Cygnet è bruttissima e maledettamente insensata; in un’unica parola, un abominio. BOCCIATA.


13) BMW 5 GT
Pensavo che dopo l’orrenda X6 in quel di Monaco non sarebbero riusciti a plasmare qualcosa di più brutto e più inutile, ma eccomi prontamente smentito. La serie 5 GT non è nè una berlina, nè una SW nè un SUV, ma una PAS: una sigla coniata dai geniacci del marketing BMW per definire una nuova, “eccitante” nicchia del mercato. Il miscuglio che nè è venuto fuori è di una bruttezza incommensurabile, così orrido che faccio fatica a credere che qualcuno sano d mente possa sperperare montagne di euro su un simile obbrobrio. La 5 GT si becca l’ambitissimo premio di “auto più brutta del 2009 secondo il sottoscritto”. Pessima e inutile, non può che essere BOCCIATA.


12) Porsche Boxster Spyder
Il giudizio si potrebbe riassumere in “Porsche gioca a fare la Lotus ma non ci riesce altrettanto bene”. Infatti a Stoccarda hanno deciso di seguire la retta via della leggerezza e dell’auto sportiva dura e pura, ma il risultato non è propriamente esaltante. Hanno preso una Boxster, privandola del tetto ripiegabile, del climatizzatore, della radio e perfino delle maniglie delle portiere (roba che nemmeno la primissima spartana Elise datata ’96...) risparmiando un’ottantina di chili. Non esattamente una cifra da capogiro, considerato che la Boxster Spyder (così si chiama, evidente richiamo alla superba 550 del ’55) di chili ne pesa comunque poco meno di 1300, cioè quasi mezza tonnellata in più rispetto a una Elise attuale dotata di radio, aria condizionata, maniglie delle portiere e un tettuccio che non sia equiparabile a carta velina. Inutile precisare che la Spyder costa di più rispetto alla ben più accessoriata Boxster S normale, e ancor più inutile far notare che ad un prezzo di oltre 65mila euro ci si può portare in garage una Lotus Exige full optional con pacchetto performance, tutt’altra cosa rispetto ad una pur eccellente hairdresser’s car che cerca di atteggiarsi a sportiva senza compromessi. BOCCIATA.


11) Lexus LFA
Dopo anni di concept, aspettative e proroghe è finalmente arrivata la supercar by Lexus. Il suo tecnologico cuore V10, già osannato dai tester di tutto il mondo, permette di raggiungere le eccezionali prestazioni che erano state promesse con una facilità sconcertante. La linea non si è discostata molto da quella della prima concept, e per fortuna: la LFA non ha solo le prestazioni da supercar, ma anche il look. L’unico problema è il prezzo: decisamente troppo alto per una Lexus, anche se unica ed estrema come questa. I quasi 400mila euro che bisogna sborsare per portarsela a casa la collocano in una fascia dove la concorrenza è troppo agguerrita. La LFA è un esperimento ben riuscito, ma che è andato a posizionarsi nel posto sbagliato. BOCCIATA.


10) Lotus Exige S MY2010
Dopo cinque anni esatti in la picola belva della casa di Hethel rinnova il look. Un’operazione di chirurgia plastica che pare non essere completamente riuscita: la grossa ala posteriore mutuata dalla GT3 Concept del 2007 la rende sicuramente più cattiva, ma all’anteriore lo splitter appare posticcio e la nuova fisionomia delle prese d’aria è bruttina. Le modifiche saranno anche funzionali, ma esteticamente nel complesso si è persa una parte consistente della sportività non volgare che sprizzava dalle linee disegnate dalla matita di Steve Crijns nel lontano 2004. Nella versione Cup 260 (in foto) il lifting sembra più digeribile, forse grazie ai particolari contrastanti in carbonio lucido. La silhouette inconfondibile, quasi perfetta e ormai immortale della Exige aveva davvero bisogno di una rinfrescatina? Personalmente ne dubito...
Il model year 2010 della Lotus Exige S è BOCCIATO.


9) Mercedes SLS AMG
Inutile girarci intorno, lo dico subito: la SLS non mi piace. Ha ben poco del fascino della mitica progenitrice degli anni ’50 e, portiere a parte, anche dal punto di vista stilistico la trovo tutt’altro che eccezionale. Le curve del posteriore non sono affatto disprezzabili, ma l’anteriore è brutto e sgraziato; anche gli interni sembrano quelli monotoni e spenti della solita, noiosa Mercedes. Tuttavia dai primi test drive sembra essere molto più che valida e la meccanica è indubbiamente di prim’ordine, così come le prestazioni che garantisce. In definitiva, nonostante mi lasci piuttosto freddino, devo riconoscere che la SLS è probabilmente l’unico modello interessante dell’attuale gamma Mercedes e possiede certe qualità oggettive che non possono essere ignorate. La nuova Gullwing è PROMOSSA, anche se personalmente con quei soldi (tanti) mi prenderei ben altro...


8) Jaguar XJ
Un’operazione paragonabile solo a ridisegnare la silhouette leggendaria della Porsche 911; questa è la sfida in cui si è lanciata Jaguar nello stendere i piani per la nuova generazione dell’ammiraglia XJ. Una rivoluzione dopo qualche decennio di quasi invisibili lifting: il vecchio giaguaro si scrolla di dosso la classica e austera pelle per calarsi in una veste totalmente nuova, modernissima e molto più dinamica. Ora la XJ non è più solo il vizietto di anzianotti giocatori di golf d’oltremanica, è una vera e propria berlina sportiva un passo (se non due) più avanti di qualunque avversaria. Come ciliegina sulla torta, credo proprio che non esistano interni più belli di quelli della nuova ammaraglia by Jaguar. PROMOSSA.


7) Ford Focus RS
Cavalleria e trazione anteriore non sono mai andati molto d’accordo. Almeno fino a prima della nuova Focus RS. Trecento, e dico trecento cavalli messi a terra da solo due ruote (e non sono le posteriori). I pregiudizi farebbo urlare ad un sottosterzo incredibile, ma in qualche modo la Ford è riuscita nel miracolo, perchè, secondo le opinioni di chi si è seduto dietro il volante, la RS è straordinaria e rappresenta una vera rivoluzione per le sportive a trazione anteriore. E’ pacchiana, certo, ma ha un aspetto da vera rally car e non è un aborto stilistico come l’orrida (ma purtroppo valida) rivale Megane RS. PROMOSSA.


6) Aston Martin Rapide
La sua gestazione non è stata lunga quanto quella della Panamera, ma poco ci manca. Ma ora che è stata finalmente presentata la versione definitiva della berlina Aston Martin le differenze rispetto alla concept di qualche anno fa si contano sulla dita di una mano. La Rapide è bellissima, una vera coupè a quattro porte, infinitamente più bella della goffa rivale by Porsche; ha più classe di una Quattroporte, più fascino rispetto alla nuova XJ e le carte giuste per essere la migliore della categoria. Il cartellino del prezzo rivela che non è a buon mercato: non lamentiamoci, è una vera Aston Martin anche in questo... PROMOSSA.


5) Lamborghini Gallardo LP550 “V. Balboni”
Quale modo migliore per rendere onore ad un collaudatore tanto eccezionale quanto fuori di senno? La Lambo ringrazia Valentino Balboni per le sue decadi di milizia con una versione specialissima della piccola di casa: un ritorno alle (bestiali) origini con cambio manuale e trazione rigorosamente posteriore. Un pericoloso gioiellino per pochi eletti e una costosa arma a doppio taglio, questo è la Gallardo LP550. PROMOSSA.


4) Porsche 997 GT3 MkII
911 GT3: due parole che sarebbero sufficienti a esprimere tutto quello che si potrebbe dire riguardo la migliore delle Porsche. Nell’ultima versione è ancora più potente, più cattiva e più corsaiola: il DNA vero della casa di Stoccarda è tutto qui, ed ha ben poco da spartire con quello di ibridi malriusciti come la Panamera (bocciata l’anno scorso, per chi si ricorda) o con quello di vetture partorite dal diavolo del marketing come l’ignobile Cayenne. Per fortuna qualcuno a Zuffenhausen ha ancora la testa a posto e si ricorda di quello sparuto numero di appassionati che attendono soltanto l’ultima reincarnazione dello spirito agonistico che spopolava (e spopola ancora) sulle piste di tutto il mondo. La GT3 è “la” Porsche, punto; per quanto mi riguarda, il resto della gamma potrebbe anche sparire. PROMOSSA.


3) Aston Martin V12 Vantage
La piccola di casa Aston subisce un bel trapianto e si ritrova nel cofano l’enorme V12 della sorellona DBS. L’indole tutt’altro che hardcore della V8 ne esce irriconoscibile: con il V12 la Vantage è diventata una belva cattiva votata ai brividi della guida. Bellissima, anche se un filo meno della più grossa (e costosa) DBS, ha carisma e classe da vendere. E poi c’è la voce portata in dote dal nuovo motore, così possente e squisitamente vintage da ricordare i prototipi che sfrecciavano tra Mulsanne e Maison Blanche negli anni ’70. La V12 Vantage non ha l’accuratezza teutonica di una Porsche o la lieve strafottenza di una supercar emiliana, non è esente da difetti e non è certamente il mezzo più veloce e coinvolgente che con quella somma vi potreste comprare. La verità? Probabilmente non è altro che pura arte su ruote. PROMOSSA.


2) Ferrari 458 Italia
Dopo cinque anni va in pensione la F430 e la berlinetta V8 Ferrari si evolve alzando la posta in gioco. Fra le novità tecniche figurano il motore V8 da 570 cavalli in grado di spingere fino a 9000 giri e il nuovo cambio a doppia frizione. Il design è una rivoluzione: addio alle linee più classiche delle progenitrici, sulla 458 il taglio con passato è più che netto. Abbiamo un posteriore volgarotto, una fiancata superba e un anteriore ancora da digerire, ma nel complesso, sia tecnicamente che stilisticamente, la 458 Italia va a rappresentare il nuovo punto di riferimento nel mercato delle supercar: PROMOSSA.


1) Lamborghini Murcielago LP670-4 SV
Siamo arrivati al punto più alto della classifica: il gradino più alto del podio è regno dell’ultima evoluzione, la versione definitiva, la più estrema della leggendaria stirpe Murcielago nata nel 2001. È un triste addio dopo otto anni, ma si può senza dubbio affermare che la SV sia il canto del cigno più esaltante che abbia mai solcato le strade di questa terra. Velocissima, brutale, selvaggia, esibizionista e un po’ tamarra: la LP670 incarna tutto ciò che una vera hypercar deve essere, incluso il cartellino del prezzo da capogiro. E’ un’auto così eccezionale da farmi dubitare che la sua erede possa fare di meglio. E poi c’è il rombo di quel V12 che spinge dietro le spalle, così potente, etereo ed energico da rivaleggiare con le trombe dell’Apocalisse. La SuperVeloce è la ricetta originale della supersportiva alla modenese senza alcun additivo, l’immagine che ti balza in mente quando pensi al concetto generico di supercar, l’auto che anche il più fiero oppositore delle quattro ruote segretamente vorrebbe possedere, è il sogno di ogni bambino.
La Murcielago SV si aggiudica il titolo di auto dell’anno secondo l’umile parere del sottoscritto. PROMOSSA.