Tutti, o quasi, conosceranno Nick Mason come il batterista della leggendaria rock band dei Pink Floyd (per inciso, la mia band preferita di sempre). Molti saranno anche a conoscenza del fatto che è un avido collezionista di automobili, e certamente avranno sentito parlare di uno dei pezzi forti del suo garage, la Ferrari 250 GTO del '62 telaio numero 3757. Ciò che invece in pochi sapranno è che il buon Nick non è il tipico collezionista stereotipato, uno di quelli che lasciano i propri gioielli parcheggiati in un sontuoso salone in attesa che arrivi il maggiordomo a dare una spolverata: lui i suoi gioielli a quattro ruote li esibisce senza pudore ai vari revival della vecchia Inghilterra e li guida pure come dio comanda senza preoccuparsi troppo di preservare la delicata e preziosa meccanica. Passion for Speed è la terza edizione di un volume uscito nel 1998 e aggiornato nel 2004, scritto a quattro mani da Mason stesso e da Mark Hales, giornalista (nonchè gran manico!) per le migliori riviste del settore, quali Evo, Autocar e Octane.
sabato 29 ottobre 2011
Sul comodino: Passion for Speed
Tutti, o quasi, conosceranno Nick Mason come il batterista della leggendaria rock band dei Pink Floyd (per inciso, la mia band preferita di sempre). Molti saranno anche a conoscenza del fatto che è un avido collezionista di automobili, e certamente avranno sentito parlare di uno dei pezzi forti del suo garage, la Ferrari 250 GTO del '62 telaio numero 3757. Ciò che invece in pochi sapranno è che il buon Nick non è il tipico collezionista stereotipato, uno di quelli che lasciano i propri gioielli parcheggiati in un sontuoso salone in attesa che arrivi il maggiordomo a dare una spolverata: lui i suoi gioielli a quattro ruote li esibisce senza pudore ai vari revival della vecchia Inghilterra e li guida pure come dio comanda senza preoccuparsi troppo di preservare la delicata e preziosa meccanica. Passion for Speed è la terza edizione di un volume uscito nel 1998 e aggiornato nel 2004, scritto a quattro mani da Mason stesso e da Mark Hales, giornalista (nonchè gran manico!) per le migliori riviste del settore, quali Evo, Autocar e Octane.
martedì 27 settembre 2011
Un sabato all'Autodromo: Lotus Cup e vecchie glorie...
Sabato si va a Monza per dare un'occhiata alle prove libere della Lotus Cup Italia, monomarca dedicato a Exige e 2-Eleven; ma, disgraziatamente, gli orari disponibili sul sito web dell'Autodromo sono completamente sbagliati: arrivati alle tribune dell'Ascari la sessione è ormai finita e le Lotus stanno per rientrare ai box. C'è giusto il tempo di preparare la macchina fotografica e scattare cinque foto di numero prima che i motori si ammutoliscano. Sto per mettere via l'attrezzatura quando si iniziano a sentire rombi assordanti provenire dalla pit-lane: non possono essere le Formula Renault a fare tutto questo macello! Poco dopo infatti appare alla vista un inedito mix di monoposto: GP2, Cart, Indy e persino F1 ormai d'annata. Pezzo grosso del gruppo una stupenda Benetton B192, ex Michael Schumacher, che potete vedere nella foto di apertura; Tutt'altro che da disdegnare anche una Arrows del 2001 e una Benetton B197 appartenuta a Jean Alesi. Poi, tornato a casa, ho scoperto che la serie si chiama Boss GP e ha pure un sito web di riferimento.
Nel paddock si respira un'aria da Oktoberfest (e la stagione è pure quella giusta!): birra a fiumi, salsicce alla griglia (è ora di cena), grasse risate, tedesconi non proprio sobri, riparazioni ad auto da corsa più o meno artigianali fatte sotto tendoni allestiti alla bell'e buona. Tra lo stupore generale, in mezzo a pezzi da novanta delle competizioni (Porsche 911 RS '73, 935) c'è persino una Trabant!
Altre 25 foto e ancora qualche noiosa parola dopo il salto!
mercoledì 21 settembre 2011
350 CV per 1080 Kg: la nuova EXIGE è qui
Dopo una interminabile attesa è finalmente arrivata la tanto vociferata Exige V6: in questo (lungo) articolo, ho ripercorso la storia del modello raccogliendo tutte le voci trapelate durante gli anni e ho intavolato un confronto tra la vecchia e la nuova generazione. E poi vi spiego anche perché secondo me la Exige S è la novità più eccitante del recente Salone di Francoforte...
Le prime indiscrezioni riguardanti una Exige con un V6 nel cofano iniziarono a circolare immediatamente dopo la presentazione della Evora, nell'estate 2008; da allora la voce è riemersa e caduta nel dimenticatoio più volte, rinvigorita ogni tanto dall'avvistamento sulle stradine del Norfolk di qualche bizzarro prototipo con posticci passaruota allargati. Quel che pare certo è che una Exige modificata venne usata per i collaudi su strada del gruppo propulsivo della Evora S: è affascinante pensare che la decisione di sviluppare una Exige V6 possa essere nata dalle impressioni positive dei tester al volante di quel muletto, una sorta di Frankenstein automobilistico mezzo Exige e mezzo Evora. Le voci a fine 2010 si fanno più insistenti e qualche mezza conferma trapela dagli addetti ai lavori: la presentazione è data quasi per certa per il Salone di Ginevra 2011, a febbraio, ma alla kermesse svizzera della nuova variante estrema della Type 111 non c'è traccia. A giugno un appassionato inglese ha la fortuna di scambiare quattro chiacchiere con un ingegnere Lotus che rivela l'esistenza di un prototipo con motore V6 sovralimentato, noto all'interno della fabbrica con il nomignolo di "widowmaker" ("il fabbrica vedove"); secondo un aneddoto raccontato, tale prototipo era stato precedentemente mandato alla sede della Bosch in Germania per lo sviluppo di un traction control adeguato, ma poi rispedito indietro perché troppo selvaggio...
Le prime indiscrezioni riguardanti una Exige con un V6 nel cofano iniziarono a circolare immediatamente dopo la presentazione della Evora, nell'estate 2008; da allora la voce è riemersa e caduta nel dimenticatoio più volte, rinvigorita ogni tanto dall'avvistamento sulle stradine del Norfolk di qualche bizzarro prototipo con posticci passaruota allargati. Quel che pare certo è che una Exige modificata venne usata per i collaudi su strada del gruppo propulsivo della Evora S: è affascinante pensare che la decisione di sviluppare una Exige V6 possa essere nata dalle impressioni positive dei tester al volante di quel muletto, una sorta di Frankenstein automobilistico mezzo Exige e mezzo Evora. Le voci a fine 2010 si fanno più insistenti e qualche mezza conferma trapela dagli addetti ai lavori: la presentazione è data quasi per certa per il Salone di Ginevra 2011, a febbraio, ma alla kermesse svizzera della nuova variante estrema della Type 111 non c'è traccia. A giugno un appassionato inglese ha la fortuna di scambiare quattro chiacchiere con un ingegnere Lotus che rivela l'esistenza di un prototipo con motore V6 sovralimentato, noto all'interno della fabbrica con il nomignolo di "widowmaker" ("il fabbrica vedove"); secondo un aneddoto raccontato, tale prototipo era stato precedentemente mandato alla sede della Bosch in Germania per lo sviluppo di un traction control adeguato, ma poi rispedito indietro perché troppo selvaggio...
domenica 18 settembre 2011
Il meglio (ed il peggio) da Francoforte
Inauguro la rinascita del blog con una veloce carrellata di alcune novità presentate all'IAA di Francoforte. Il tutto accompagnato da qualche commento crudele e impietoso da parte del sottoscritto...
Porsche 911 (991)
Tra le sportive, è sicuramente la maggiore highlight del salone. A sette anni dalla 997 ecco la nuova versione della 911: l'auto che, per parafrasare il motto di un celebre settimanale di enigmistica, vanta innumerevoli tentativi di imitazione. C'è poco da fare: la 911 è ancora il metro di paragone per qualunque sportiva e questa nuova incarnazione sposta l'astina del livello ancora un filo più in alto. Dal punto di vista estetico ci sono poche sorprese, come è giusto che sia: la 911 è sempre la 911 e deve restare immediatamente riconoscibile. Se complessivamente è di certo ben riuscita, qualche dettaglio stilistico, specialmente al posteriore, mi lascia un po' dubbioso. Sottopelle, inutile dirlo, regna come sempre l'eccellenza teutonica.
Io però aspetto la GT3...
(+) Si venderà come il pane...
(-) ... e la compreranno cani e porci...
Ferrari 458 Spider
L'altra grossa novità di Francoforte è l'attesa versione scoperta dalla 458. Per quanto qualcuno cerchi di negarlo con scuse raffazzonate, l'ultima berlinetta modenese, in versione coupé, è attualmente il punto di riferimento per le supercar nella fascia di prezzo attorno ai 200mila euro. La Spider ha perso il tetto fisso e ne ha guadagnato uno mobile. Generalmente non sono un grande fan dei tetti rigidi sulle auto scoperte: sono pesanti, ingombranti e rovinano la linea delle auto dato che per ripiegarsi hanno bisogno di un sederone enorme. Da questo punto di vista è da apprezzare il fatto che la soluzione by Ferrari non deturpa di molto la linea della 458 coupé, anche se fra le vittime bisogna purtroppo contare l'amata "vetrina" sul V8. Peccato!
(+) Ha un pratico tetto rigido, ma si può ancora sentire il sound del V8 senza filtri viaggiando scoperti.
(-) Da purista testardo, rimpiango la vecchia tela; e poi c'è una certa "Spyder Performante" che mi frulla nel cervello, chissà perchè...
Maserati Kubang
Capisco che c'è un mercato enorme per una determinata tipologia di veicoli. Capisco che ormai il SUV è nei listini di tutti i marchi premium e se non ce l'hai sei fuori dal mondo. Capisco che ci sono orde di manager di calciatori, golfisti snob e assicuratori arricchiti che fanno già la coda per accaparrarsene uno. Ma il SUV Maserati suona un po' come una bestemmia. Tra l'altro non brilla particolarmente per originalità o bellezza: sembra un Infiniti (di questo si parlerà più sotto) a cui hanno appiccicato una calandra che ricorda un po' la Granturismo. Il mondo va a rotoli...
(+) Meglio il SUV Maserati che il SUV Ferrari. Porterà soldi freschi in cassa.
(-) Brutto e inutile. Ma le berline o le station wagon vi fanno tanto schifo?
Jaguar C-X16 Concept
L'auto più bella del salone? Credo proprio di sì. Ha una linea moderna, ma inconfondibilmente Jaguar: sembra davvero un piccolo felino muscoloso pronto a scattare. Fantastico il richiamo alla E-Type nel portellone incernierato lateralmente, belli gli interni, seppur fortemente ispirati da Audi. Qualcuno ha criticato il frontale un po' orientaleggiante, altri hanno sottolineato più o meno vaghe somiglianze con la Nissan 370Z (che onestamente non vedo), ma a me questa piccola Jaguar piace parecchio e faccio fatica a trovarne un difetto, per ora. Aspettiamo la versione di produzione e speriamo vivamente che non deluda: con una linea così, però, le si possono perdonare tante cose...
(+) La Cayman al confronto sembra una brutta rana gobba.
(-) Il modello di serie potrebbe non essere coinvolgente da guidare tanto quanto lo è da guardare...
Renault Twingo restyling
Qualcuno starà già sogghignando: sì, voglio sparare un po' sulla croce rossa. La prima Twingo degli anni '90 era tanto brutta quanto innovativa e pratica, la Twingo degli anni 2000 invece era brutta e basta. Ora ecco arrivare il restyling di quest'ultima: se c'era un modo di peggiorarla, i designer Renault ci sono riusciti dimostrando un'abilità non comune. Certo, qualcuno dice che così ha una maggiore personalità e non lo metto in dubbio, ma è inguardabile. Ammetto che ho voluto calcare la mano scegliendo tra le foto ufficiali quella con la Twingo in livrea Barbie, ma anche optando per altri colori non migliora di molto...
(+) Potreste pensare di comprarla se siete una donna o un uomo a cui piacciono altri uomini.
(-) Imbarazzante. Non quanto la Micra C+C, ma ci si avvicina.
Lotus Evora GTE
Per smentire tutti quelli che reputano l'Evora standard un'auto un po' "sfigata", ecco la nuova GTE forte di ben 444 CV e 105 Kg in meno sul groppone: un tripudio di fibra di carbonio e alcantara, à la Scuderia, per la versione hardcore della GT by Lotus. Dalla concept presentata a Pebble Beach si è evoluta ed è migliorata per diventare un versione di serie, seppur limitatissima. Inizialmente pensata per il solo mercato orientale, pare che un numero esagerato di richieste abbiano convinto i boss Lotus a commercializzarla anche in Europa. Cattiva e corsaiola fino all'ultimo angolo di carrozzeria, potrebbe andare a disturbare seriamente qualche GT3, visto anche il cartellino del prezzo...
(+) Una Lotus cattiva e alleggerita. Eccezionale, c'è da dirlo?
(-) Prezzo con molti, troppi zeri. E probabilmente sono già vendute tutte...
Mercedes C63 AMG Black Series
Sono conscio del fatto che quest'auto abbia un gran numero di estimatori, ma io non ne faccio parte. Certo, ha performance e sound di tutto rispetto, ma per il resto mi lascia del tutto indifferente. E' un'auto che non comprerei mai, soprattutto non ad un prezzo (fuori scala) di 120mila euro. Siamo in territorio GT3: perchè mai si dovrebbe preferirle questo carrozzone?
(+) Prestazioni fuori dal comune. Sound gradevole (anche se i V8 modenesi sono tutt'altra cosa).
(-) Semplicemente brutta e cara. A meno che non siate dei fanboys Mercedes...
Infiniti FX "Sebastian Vettel Edition" Concept
Quale modo migliore per celebrare un campione del mondo di F1 se non quello di dedicargli un SUV da oltre due tonnellate? Qualche altra idea? Scherzi e ovvie risatine a parte, questo Infiniti ha ben 420 CV e può raggiungere, così dicono, 300 Km/h: tanto folle quanto inutile. E il buon Seb dice che apprezza molto, sarà vero? Quello che è certo è che siamo di fronte a un bel trattore imbottito di cavalli e superveloce: un po' come una Veyron, ma con questo ci si può portare dietro anche il cane.
(+) E' solo una concept, per ora. E non è poi tanto brutto.
(-) Era più appropriato dedicarlo a qualche esponente della mafia russa...
PS: qualcuno avrà notato delle notevoli assenti (Exige V6, 4C). Non me ne sono dimenticato... semplicemente sono così eccitanti che meritano un articolo tutto per loro, in futuro...
sabato 17 settembre 2011
I'm back
Dopo una "breve" pausa che è durata quasi un anno intero è giunto il momento di riaprire i battenti di questa baracca.
Sul fronte delle quattro ruote ci sono novità troppo ghiotte che non possono essere lasciate passare così, senza che io tiri il mio sasso nel mucchio...
Inoltre, per trovare qualche stimolo in più e una maggiore voglia di aggiornare il blog meno di rado, in mezzo ai classici post a tema automobilistico fioccherà anche qualche scritto sulla mia altra grande passione (leggasi fotografia) e, perchè no, anche qualcosa di argomento musicale.
Nel frattempo ho dato una piccola rinfrescatina al look della pagina, visto che il vecchio header mi aveva un po' stufato...
EDIT: un bel "vaffa" a Blogger che dopo le mie fatiche ha deciso di cancellare tutto il vecchio template e di imporre automaticamente una grafica nuova. Abbiate pazienza mentre tento di eliminare questo tripudio di rosa e azzurrino che fa molto blog di moda femminile....
venerdì 1 ottobre 2010
Lotus Parigi 2010: un'opinione fra tante
Credo che sui tre-quattro visitatori di questo blog almeno un paio si saranno ben stufati di vedere solo il nome Lotus scritto dovunque nei post recenti, ma le novità svelate ieri sono talmente ghiotte che non possono non passare sotto la tragica ghigliottina del mio solito giudizio opinabilissimo e personalissimo. Chi ha voglia di leggere fino in fondo l'articoletto (nella speranza di non addormentarsi prima) può scrivere anche il suo pensiero: l'argomento è troppo scottante per non lasciare che ognuno dica la sua...
ELISE 2015
Premessa: chi scrive ama l'attuale Elise, e senza dubbio quelli di voi che hanno girovagato un pochetto per questo scarno blog l'avranno già capito da un pezzo. E' forse l'unica auto che, potendo, comprerei all'istante senza pensarci un femtosecondo; semplicemente la adoro alla follia, per me è la Sportiva con la "S" maiuscola, me ne frega poco se è spartana, scomoda o rumorosa, se puzza della resina utilizzata per incollare il telaio o se l'accoppiamento dei pannelli era più preciso su una Volvo degli anni '80. E mi piace anche ignorare quel folto manipolo di puristi che le rinfacciano i quasi due quintali in eccesso rispetto all'originale nata nel '96. Perchè l'anima, andando a cercarla oltre i chiletti messi su in questi quindici anni e l'algido motore Toyota, in realtà è sempre rimasta la stessa.
E' forse per questo mio particolare coinvolgimento emotivo che non riesco a spiegarmi la scelta di presentare una concept della futura Elise già adesso, con quattro anni di anticipo e a poco più di sei mesi dall'ultimo restyling. I nuovi uomini Lotus vogliono forse uccidere le vendite della loro best-seller, l'auto che li ha salvati dal baratro del fallimento? O forse, a voler essere maligni, sperano di incrementarle portando a Parigi un brutto prototipo che della Elise ha zero, a parte il nome? Donato Coco forse si fumava una canna mentre ha disegnato la Elise 2015, o forse era ubriaco, o forse non nel pieno delle sue facoltà mentali. Vada per il nuovo family feeling e per il taglio netto con lo stile passato firmato da Carr e Crijns, ma la verità è che questa concept è brutta e sembra tozza. Anteriore goffo, con una bocca enorme sormontata da un paio di minuscoli fari incastonati in un cofanone piattissimo (dove sono finiti i classici sfoghi?). Al posteriore non va meglio, per colpa di una certa confusione di linee un po' contorte che finiscono nel nulla, anche se c'è un lieve richiamo alla S2. Vai poi a capire il senso del bicolore, stupida moda che Coco si è trascinato dietro dalla Ferrari.
Ma se stilisticamente si dissocia completamente dall'odierna Elise, sotto la pelle il divario non è meno marcato: i due dati fondamentali sono 320 cv e i 1095 Kg di peso. Un confronto veloce, puramente numerico, con il passato e il presente: la Elise S1 MY1996 aveva 118 cv e pesava 720 Kg, la Elise S2 2011 gode di 136 cv e 860 Kg. Questo significa che la Elise 2015 compierà numerosi passi nella direzione di TT, SLK, Z4, Boxster e compagnia, andando di fatto a snaturare i principi base che hanno portato alla nascita e all'evoluzione della Type 111.
Elise 2015? No, grazie. VOTO 4
ESPRIT
Fin dalla morte della Esprit V8 nel 2004 numerose dicerie (e rendering più o meno guardabili) hanno provato a delineare una sua futura erede; dopo una lunga attesa la Esprit del 2013 è qui, sotto forma di concept, pronta ad aggiudicarsi un posto d'onore tra 458, MP4-12/C e Gallardo. Anche qui di richiami al passato Lotus, prossimo e remoto, se ne vedono ben pochi. Ma il nuovo stile, che sulla Elise non funziona proprio per niente, riesce a esprimersi appieno sulla Esprit. Bassa, larga, slanciata, tecnologica e aggressiva, con un tocco di Lambo e di 458 Italia. Dalle prime foto viste la trovo stilisticamente una spanna sopra la MP4-12, anche se mi sembra un filino meno personale rispetto alla 458. A essere del tutto sincero, vorrei vedere sparito quel tetto in vetro (che probabilmente resterà una prerogativa della concept) e i cerchi posteriori sembrano perdersi un po' nei passaruota muscolosi. Sotto la carrozzeria si cela un V8 5.0 capace di 540 o 620 cv a seconda della versione, che permetterà alla Esprit di serie di oltrepassare i 330 Km/h e di scendere sotto i 3,4 secondi nello scatto da zero a cento. Il peso invece si conterrà nei 1450 Kg, decisamente in linea con l'attuale concorrenza. Forse è ancora presto per dirlo, ma sembra proprio che la nuova Esprit sarà in grado di rendere giustizia al nome pesante che si porta appresso. A me piace, e non poco. VOTO 8
ELAN
E' la sorellina in miniatura della Esprit, pensate ad un rapporto tipo 911-Cayman. Forte di oltre 440 cavalli erogati da un V6 4.0, è una bella coupé a motore centrale che, come la Evora, avrà la possibilità di essere una 2+2. Stilisticamente la parentela con la sorellona Esprit è molto evidente, forse troppo per quanto riguarda l'anteriore, tant'è che uno sguardo poco attento potrebbe facilmente confonderle. Il posteriore è ben riuscito, anche se poco apprezzabile dalle foto ufficiali diramate dalla Lotus. Come prezzo dovrebbe porsi in zona 911 Carrera, ovvero intorno ai 100mila euro, per una commercializzazione prevista (sigh!) nel 2013 inoltrato. Anche il dato del peso si fa interessante: si parla di 1295 Kg, ovvero 50 in meno della Evora standard attualmente in vendita. Sorge solo qualche dubbio sul nome: Elan è un altro nome nobile recuperato dalla soffitta, ma l'originale era una cabrio leggera a motore anteriore... abile manovra di marketing? In definitiva, la meglio riuscita del gruppo al pari della Esprit. VOTO 8
ELITE
Della Elite ho già parlato in questo post. Il mio pensiero a riguardo non è mutato anche se, messo da parte lo stupore per la rivoluzione stilistica e per la tipologia di auto "poco da Lotus", devo dire che ho iniziato ad apprezzarla maggiormente. E' grossa e pesantuccia, anche se i 1600 Kg non sembrano poi fuori luogo considerati il 5.0 V8 compresso, la configurazione 2+2, il tetto rigido, il sistema KERS e gli interni iperlussuosi. Le foto dal vivo, come prevedibile, rendono maggior giustizia alla sua linea slanciata; sembra quasi impossibile che sia una coupè-cabrio vista l'assenza di compromessi evidenti sul fronte stilistico. VOTO 7
ETERNE
Basata (pare) sulla Elite, è la prima Lotus a quattro porte della storia. Devo ammettere che da integralista quale sono avrei preferito non vedere nè la Eterne nè la Elite con il marchio Lotus sul cofano, ma se questa è la condotta attuata dal nuovo CEO, allora proviamo a mettere da parte i pregiudizi e a giudicare con un maggiore distacco. La Eterne è molto ben riuscita, non lo si può negare; è di tutt'altra pasta rispetto a quell'aborto chiamato Panamera, di gran lunga più aggraziata della nuova CLS e oserei dire bella e bilanciata quasi quanto la Aston Rapide. Pur non essendo un fan delle grosse "coupé a quattro porte" (io le chiamo ancora berline, sarò old-fashioned), devo riconoscere che sta diventando un segmento sempre più importante nel mercato, ergo una fonte sicura di acquirenti danarosi e delle loro liquidità. Se per far cassa si sceglie di puntare su modelli di buon gusto e raffinati, allora approvo. Basta che a Hethel non si facciano venire in mente un SUV... VOTO 7
CITY CAR (?)
Nascosta in un angolo c'era la roba che vedete nella foto qui sopra. Ufficialmente dovrebbe essere un prototipo della Lotus Engineering (la sezione del tutto separata dalla Lotus Cars che si occupa di consulenza ad altre case e di sviluppare progetti innovativi); in altre parole, c'è la speranza che come altri prototipi passati questo obbrobrio non veda mai la luce. E' inutile che mi dilunghi a parlarne oltre. VOTO 1
Per concludere,una pagellina anche ai timonieri della Lotus.
LOTUS CARS Ltd.
Un grande merito bisogna riconoscerlo: nessuno si sarebbe mai aspettato una rivoluzione totale come è stata quella del salone di Parigi: cinque concept (City Car esclusa) e tante promesse, che si spera di vedere mantenute. Le carte sono state buttate in tavola e il gioco è allo scoperto, forse anche troppo presto visto che il primo modello (la Esprit) lo vedremo nei concessionari fra due anni. A quale modello affideranno le sorti della casa in attesa del 2013? Dubito che le vendite della Evora, per quanto la scelta sia stata arricchita dalle novità S ed IPS, non risulti penalizzata dalla presentazione di una gamma di vetture così diverse. E la Elise? Come riportato in questo articolo, le varianti più potenti R ed SC non possono più essere vendute nel nostro continente per colpa dell'insulsa regolamentazione europea sulla emissioni; ovvero resta in listino solo la Elise 1.6 da 136 cv. Temo che per venderle potranno attingere solo ad una clientela ristretta, composta da chi non apprezza l'erede svelata ieri e da coloro che renderanno conto che la versione 2015 non è affatto quello che cercano in una Elise. Staremo a vedere, ma le aspettative non sono delle più rosee...
Tra i vari annunci è passato un po' in sordina quello del totale rifacimento della fabbrica di Hethel e del circuito annesso: l'idea è quella di ricreare una mini-Fiorano, un bel passo in avanti rispetto all'ex aerodromo della RAF. Sempre riguardo la pista e le attività ad essa connesse, mi ha sorpreso la decisione di voler sviluppare un prototipo chiuso per la categoria LMP2. Lotus a Le Mans? L'ipotesi mi stuzzica non poco... bravo Dany Bahar!
Passiamo ora alla nota dolente: il reparto stile. Parigi 2010 è stato senza dubbio un enorme shock: chi si aspettava che l'ex-Ferrari Donato Coco e suoi collaboratori avrebbero buttato nel cesso gli attuali stilemi per ricominciare da un foglio completamente bianco? Lo stile Lotus, perlomeno quello che ci eravamo abituati a vedere con Elise ed Evora, sembra essere del tutto scomparso, e una buona parte di me lo rimpiange. Non che i nuovi modelli siano brutti, intendiamoci (la nuova "Elise" è un discorso a parte), ma il taglio col passato è stato veramente troppo veloce e troppo inatteso. Forse è solo questione di farci l'occhio, forse andremo avanti a idolatrare i modelli del passato, o forse ancora tra un annetto o due saremo di nuovo tutti qui a dire quanto sono bravi in Lotus. Sinceramente, lo spero.
Le iniziali ACBC sul tradizionale stemma a fondo giallo sono un'eredità troppo preziosa per vederla scialaquata in un futuro da costruttore anonimo e senza personalità.
VOTO 6, di incoraggiamento. Forza Lotus!
ELISE 2015
Premessa: chi scrive ama l'attuale Elise, e senza dubbio quelli di voi che hanno girovagato un pochetto per questo scarno blog l'avranno già capito da un pezzo. E' forse l'unica auto che, potendo, comprerei all'istante senza pensarci un femtosecondo; semplicemente la adoro alla follia, per me è la Sportiva con la "S" maiuscola, me ne frega poco se è spartana, scomoda o rumorosa, se puzza della resina utilizzata per incollare il telaio o se l'accoppiamento dei pannelli era più preciso su una Volvo degli anni '80. E mi piace anche ignorare quel folto manipolo di puristi che le rinfacciano i quasi due quintali in eccesso rispetto all'originale nata nel '96. Perchè l'anima, andando a cercarla oltre i chiletti messi su in questi quindici anni e l'algido motore Toyota, in realtà è sempre rimasta la stessa.
E' forse per questo mio particolare coinvolgimento emotivo che non riesco a spiegarmi la scelta di presentare una concept della futura Elise già adesso, con quattro anni di anticipo e a poco più di sei mesi dall'ultimo restyling. I nuovi uomini Lotus vogliono forse uccidere le vendite della loro best-seller, l'auto che li ha salvati dal baratro del fallimento? O forse, a voler essere maligni, sperano di incrementarle portando a Parigi un brutto prototipo che della Elise ha zero, a parte il nome? Donato Coco forse si fumava una canna mentre ha disegnato la Elise 2015, o forse era ubriaco, o forse non nel pieno delle sue facoltà mentali. Vada per il nuovo family feeling e per il taglio netto con lo stile passato firmato da Carr e Crijns, ma la verità è che questa concept è brutta e sembra tozza. Anteriore goffo, con una bocca enorme sormontata da un paio di minuscoli fari incastonati in un cofanone piattissimo (dove sono finiti i classici sfoghi?). Al posteriore non va meglio, per colpa di una certa confusione di linee un po' contorte che finiscono nel nulla, anche se c'è un lieve richiamo alla S2. Vai poi a capire il senso del bicolore, stupida moda che Coco si è trascinato dietro dalla Ferrari.
Ma se stilisticamente si dissocia completamente dall'odierna Elise, sotto la pelle il divario non è meno marcato: i due dati fondamentali sono 320 cv e i 1095 Kg di peso. Un confronto veloce, puramente numerico, con il passato e il presente: la Elise S1 MY1996 aveva 118 cv e pesava 720 Kg, la Elise S2 2011 gode di 136 cv e 860 Kg. Questo significa che la Elise 2015 compierà numerosi passi nella direzione di TT, SLK, Z4, Boxster e compagnia, andando di fatto a snaturare i principi base che hanno portato alla nascita e all'evoluzione della Type 111.
Elise 2015? No, grazie. VOTO 4
ESPRIT
Fin dalla morte della Esprit V8 nel 2004 numerose dicerie (e rendering più o meno guardabili) hanno provato a delineare una sua futura erede; dopo una lunga attesa la Esprit del 2013 è qui, sotto forma di concept, pronta ad aggiudicarsi un posto d'onore tra 458, MP4-12/C e Gallardo. Anche qui di richiami al passato Lotus, prossimo e remoto, se ne vedono ben pochi. Ma il nuovo stile, che sulla Elise non funziona proprio per niente, riesce a esprimersi appieno sulla Esprit. Bassa, larga, slanciata, tecnologica e aggressiva, con un tocco di Lambo e di 458 Italia. Dalle prime foto viste la trovo stilisticamente una spanna sopra la MP4-12, anche se mi sembra un filino meno personale rispetto alla 458. A essere del tutto sincero, vorrei vedere sparito quel tetto in vetro (che probabilmente resterà una prerogativa della concept) e i cerchi posteriori sembrano perdersi un po' nei passaruota muscolosi. Sotto la carrozzeria si cela un V8 5.0 capace di 540 o 620 cv a seconda della versione, che permetterà alla Esprit di serie di oltrepassare i 330 Km/h e di scendere sotto i 3,4 secondi nello scatto da zero a cento. Il peso invece si conterrà nei 1450 Kg, decisamente in linea con l'attuale concorrenza. Forse è ancora presto per dirlo, ma sembra proprio che la nuova Esprit sarà in grado di rendere giustizia al nome pesante che si porta appresso. A me piace, e non poco. VOTO 8
ELAN
E' la sorellina in miniatura della Esprit, pensate ad un rapporto tipo 911-Cayman. Forte di oltre 440 cavalli erogati da un V6 4.0, è una bella coupé a motore centrale che, come la Evora, avrà la possibilità di essere una 2+2. Stilisticamente la parentela con la sorellona Esprit è molto evidente, forse troppo per quanto riguarda l'anteriore, tant'è che uno sguardo poco attento potrebbe facilmente confonderle. Il posteriore è ben riuscito, anche se poco apprezzabile dalle foto ufficiali diramate dalla Lotus. Come prezzo dovrebbe porsi in zona 911 Carrera, ovvero intorno ai 100mila euro, per una commercializzazione prevista (sigh!) nel 2013 inoltrato. Anche il dato del peso si fa interessante: si parla di 1295 Kg, ovvero 50 in meno della Evora standard attualmente in vendita. Sorge solo qualche dubbio sul nome: Elan è un altro nome nobile recuperato dalla soffitta, ma l'originale era una cabrio leggera a motore anteriore... abile manovra di marketing? In definitiva, la meglio riuscita del gruppo al pari della Esprit. VOTO 8
ELITE
Della Elite ho già parlato in questo post. Il mio pensiero a riguardo non è mutato anche se, messo da parte lo stupore per la rivoluzione stilistica e per la tipologia di auto "poco da Lotus", devo dire che ho iniziato ad apprezzarla maggiormente. E' grossa e pesantuccia, anche se i 1600 Kg non sembrano poi fuori luogo considerati il 5.0 V8 compresso, la configurazione 2+2, il tetto rigido, il sistema KERS e gli interni iperlussuosi. Le foto dal vivo, come prevedibile, rendono maggior giustizia alla sua linea slanciata; sembra quasi impossibile che sia una coupè-cabrio vista l'assenza di compromessi evidenti sul fronte stilistico. VOTO 7
ETERNE
Basata (pare) sulla Elite, è la prima Lotus a quattro porte della storia. Devo ammettere che da integralista quale sono avrei preferito non vedere nè la Eterne nè la Elite con il marchio Lotus sul cofano, ma se questa è la condotta attuata dal nuovo CEO, allora proviamo a mettere da parte i pregiudizi e a giudicare con un maggiore distacco. La Eterne è molto ben riuscita, non lo si può negare; è di tutt'altra pasta rispetto a quell'aborto chiamato Panamera, di gran lunga più aggraziata della nuova CLS e oserei dire bella e bilanciata quasi quanto la Aston Rapide. Pur non essendo un fan delle grosse "coupé a quattro porte" (io le chiamo ancora berline, sarò old-fashioned), devo riconoscere che sta diventando un segmento sempre più importante nel mercato, ergo una fonte sicura di acquirenti danarosi e delle loro liquidità. Se per far cassa si sceglie di puntare su modelli di buon gusto e raffinati, allora approvo. Basta che a Hethel non si facciano venire in mente un SUV... VOTO 7
CITY CAR (?)
Nascosta in un angolo c'era la roba che vedete nella foto qui sopra. Ufficialmente dovrebbe essere un prototipo della Lotus Engineering (la sezione del tutto separata dalla Lotus Cars che si occupa di consulenza ad altre case e di sviluppare progetti innovativi); in altre parole, c'è la speranza che come altri prototipi passati questo obbrobrio non veda mai la luce. E' inutile che mi dilunghi a parlarne oltre. VOTO 1
Per concludere,una pagellina anche ai timonieri della Lotus.
LOTUS CARS Ltd.
Un grande merito bisogna riconoscerlo: nessuno si sarebbe mai aspettato una rivoluzione totale come è stata quella del salone di Parigi: cinque concept (City Car esclusa) e tante promesse, che si spera di vedere mantenute. Le carte sono state buttate in tavola e il gioco è allo scoperto, forse anche troppo presto visto che il primo modello (la Esprit) lo vedremo nei concessionari fra due anni. A quale modello affideranno le sorti della casa in attesa del 2013? Dubito che le vendite della Evora, per quanto la scelta sia stata arricchita dalle novità S ed IPS, non risulti penalizzata dalla presentazione di una gamma di vetture così diverse. E la Elise? Come riportato in questo articolo, le varianti più potenti R ed SC non possono più essere vendute nel nostro continente per colpa dell'insulsa regolamentazione europea sulla emissioni; ovvero resta in listino solo la Elise 1.6 da 136 cv. Temo che per venderle potranno attingere solo ad una clientela ristretta, composta da chi non apprezza l'erede svelata ieri e da coloro che renderanno conto che la versione 2015 non è affatto quello che cercano in una Elise. Staremo a vedere, ma le aspettative non sono delle più rosee...
Tra i vari annunci è passato un po' in sordina quello del totale rifacimento della fabbrica di Hethel e del circuito annesso: l'idea è quella di ricreare una mini-Fiorano, un bel passo in avanti rispetto all'ex aerodromo della RAF. Sempre riguardo la pista e le attività ad essa connesse, mi ha sorpreso la decisione di voler sviluppare un prototipo chiuso per la categoria LMP2. Lotus a Le Mans? L'ipotesi mi stuzzica non poco... bravo Dany Bahar!
Passiamo ora alla nota dolente: il reparto stile. Parigi 2010 è stato senza dubbio un enorme shock: chi si aspettava che l'ex-Ferrari Donato Coco e suoi collaboratori avrebbero buttato nel cesso gli attuali stilemi per ricominciare da un foglio completamente bianco? Lo stile Lotus, perlomeno quello che ci eravamo abituati a vedere con Elise ed Evora, sembra essere del tutto scomparso, e una buona parte di me lo rimpiange. Non che i nuovi modelli siano brutti, intendiamoci (la nuova "Elise" è un discorso a parte), ma il taglio col passato è stato veramente troppo veloce e troppo inatteso. Forse è solo questione di farci l'occhio, forse andremo avanti a idolatrare i modelli del passato, o forse ancora tra un annetto o due saremo di nuovo tutti qui a dire quanto sono bravi in Lotus. Sinceramente, lo spero.
Le iniziali ACBC sul tradizionale stemma a fondo giallo sono un'eredità troppo preziosa per vederla scialaquata in un futuro da costruttore anonimo e senza personalità.
VOTO 6, di incoraggiamento. Forza Lotus!
mercoledì 29 settembre 2010
Lotus Parigi 2010: LEAK
ULTIMO UPDATE: 30/09 h.17:15
Ore 22:58 della sera prima del fatidico 30 Settembre: arrivano le prime conferme da chi al salone c'è già entrato. Le auto totalmente nuove allo stand Lotus saranno CINQUE.Nuova Elise: no, non il restyling presentato a febbraio, ma un modello completamente nuovo! (4 cilindri, 320 cv, 1095 kg)
Elite: già vista la settimana scorsa, concept di 2+2 coupè/cabrio.
Elan: cattivissima (e stilisticamente very Lambo) sportiva 2+2, possibile sostituta futura della Evora e rivale della 911 (4.0 V6 400 cv, 1295 kg)
Eterne: quattro porte, stilisticamente molto simile alla Elite
Esprit: il ritorno, attesissimo, della storica supercar. Nel mirino la 458 Italia, il prezzo sarà stratosferico (5.0 v8, 620 CV, 1450 Kg, 330 km/h, 0-100 in 3,4 secondi)
Tutti i modelli presentano stilisticamente un taglio netto, nettissimo col passato. Scordiamoci le linee morbide e retrò della Elise S1, Donato Coco ha rivoluzionato tutto (nel bene e, ahimè, anche nel male). A presto, prestissimo altri aggiornamenti!
UPDATE 1: Ecco una foto dello stand da un utente di Seloc: in primo piano la nuova Elise (!), poi la Elite, Elan (in giallo) e la Esprit...
UPDATE 2: ecco la nuova Gallar.. ehm, Elan! Sembra molto ben riuscita...
UPDATE 3: ecco il posteriore della Esprit, finalmente! La foto è abbastanza pessima, difficile giudicare bene da ora, ma pare essere molto molto cattiva...
UPDATE 4: si svela la coupè quattro porte Eterne; non sono un grande fan della categoria, ma il risultato sembra davvero gradevole (altro che Panamera...)
UPDATE 5: nuove foto della Esprit. Prima impressione: bella e cattivissima, ma stilisticamente poteva essere differenziata maggiormente dalla Elan (l'anteriore sembra quasi un copia-incolla).
UPDATE 6: questa dovrebbe essere la nuova Elise. Una parziale delusione a essere sincero... il family feeling con le altre concept è molto evidente ma questa sembra essere la peggio riuscita del lotto. Senza contare che, se i dati tecnici sono veri, si sta parlando di 320 cv e 1095 Kg... ovvero ci si sta pericolosamente affiancando alla fascia dominata da Boxster/TT/Z4. Il tetto su questa concept sembra in vetro e fisso, ma sicuramente la Elise sarà una targa come l'attuale e probabilmente avrà un hard-top tradizionale oltre al classico tetto in tela. Il posteriore non mi dispiace, c'è anche qualche richiamo alla S2, ma l'anteriore con quel muso da bradipo e gli occhi alla cinese mi dice poco...
UPDATE 7: altra foto dello stand con le concept. Esprit in primo piano, poi Elan, Elite, Elise.
UPDATE 8: un breve video delle auto alla presentazione VIP avvenuta ieri sera. Solo tre ore alla fine dell'embargo e alla conferenza stampa ufficiale.
UPDATE 9: la conferenza stampa in diretta è appena finita. Sto già scrivendo un post con le mie impressioni sui vari modelli, nell'attesa delle foto ufficiali...
lunedì 20 settembre 2010
Lotus Parigi 2010 : Elite Concept
Anche se in questo momento, alle ore 10 del 20 settembre, non c'è ancora traccia di un comunicato ufficiale, sbucano grazie ad Automobilemag e ai forum d'oltremanica le foto e i dettagli della prima delle novità tanto sbandierate da Lotus nelle ultime settimane. Si tratta di una grossa 2+2 coupè-cabriolet, anche se non è chiaro se la versione di serie, prevista per il 2014, sfrutterà l'opportunità del tetto rigido retraibile. La Elite Concept si presenta con uno stile fortemente innovativo per la casa di Hethel, a tratti un po' Mazda, un po' Tesla, molto Aston, ma anche un po' Ferrari. Il risultato, scaturito dalla matita dell'ex ferrarista Donato Coco sembra ben riuscito, soprattutto grazie all'anteriore molto aggressivo e il dinamico profilo scolpito dalle linee tese. Il posteriore mi lascia personalmente un bel po' dubbioso...
Sotto la pelle invece dovrebbe nascondersi il V8 5.0 della Lexus IS-F, montato in posizione anteriore-centrale, dotato di compressore e in grado di erogare 540 cv, o addirittura 620 in una versione "S". Integrati nella trasmissione si trovano due motori elettrici e un sistema KERS (probabilmente opzionale sulla vettura di serie), mentre a completare il quadro high-tech, il cambio sarà disponibile solo in versione automatica con paddles al volante. Il peso invece dovrebbe contenersi nei 1750 Kg. Tanti, ma nemmeno troppi considerati i contenuti assolutamente di rilievo. Più che altro c'è da abituarsi al prezzo previsto di oltre 130mila euro...
Nei prossimi giorni sono in arrivo altri aggiornamenti, si spera sul fronte nuova Esprit. Al riguardo è apparsa un'immagine sul web, ma ci sono alte probabilità che sia un fake, anche se ben fatto. Per questo non la pubblicherò e attenderò un comunicato ufficiale (o quasi).
Nei prossimi giorni sono in arrivo altri aggiornamenti, si spera sul fronte nuova Esprit. Al riguardo è apparsa un'immagine sul web, ma ci sono alte probabilità che sia un fake, anche se ben fatto. Per questo non la pubblicherò e attenderò un comunicato ufficiale (o quasi).
fonte: Automobilemag
UPDATE ore 11:15
E' arrivata anche la press release che conferma praticamente tutto quello scritto qui sopra. Lotus Forums (clicky) l'ha pubblicata insieme alle foto in alta risoluzione.
E' arrivata anche la press release che conferma praticamente tutto quello scritto qui sopra. Lotus Forums (clicky) l'ha pubblicata insieme alle foto in alta risoluzione.
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